Corriere della Sera (Bergamo)

Comune-Intesa, patto per il rilancio

Il Ceo Messina: misure di rilievo. Vicino l’accordo con il Comune

- L’Eco di Bergamo, www.comune.bergamo.it), www.bandi.servizirl.it. protocollo@cert.comune.bergamo.it

«La nostra risposta all’emergenza sanitaria è stata significat­iva. La banca, i suoi manager, tutte le nostre persone, insieme abbiamo messo in campo una cifra superiore ai 100 milioni per il rafforzame­nto delle strutture sanitarie e per progetti a elevato impatto sociale. Interventi di particolar­e rilievo riguardano le città di Bergamo e di Brescia». Carlo Messina, consiglier­e delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo, nel commentare i risultati del primo trimestre, torna a parlare anche di Bergamo. Da giorni la banca è al lavoro con Palazzo Frizzoni per mettere a punto misure per il rilancio della città. Era stato Messina, in un’intervista a a fine aprile, a spiegare che la banca e il Comune di Bergamo stanno lavorando per offrire prestiti a lunga scadenza, con una componente a fondo perduto per finanziare iniziative sociali, sanitarie, per la ripresa del commercio e anche per la mobilità. «Vogliamo mettere a disposizio­ne cifre importanti, nell’ordine di almeno 30 milioni», aveva detto in quell’occasione. E l’annuncio dell’accordo potrebbe arrivare nei prossimi giorni.

Ci sono anche altre iniziative per il rilancio. C’è un contributo di 500 euro a famiglia, a fondo perduto, per due diverse iniziative. La prima: il pagamento del mutuo sulla prima casa. La seconda: l’acquisto di strumenti per la didattica a distanza. L’Ambito di Bergamo — che comprende, oltre al capoluogo, anche i Comuni di Torre Boldone, Gorle, Orio al Serio, Ponteranic­a e Sorisole — è pronto a raccoglier­e le richieste per avere i contributi. Il budget complessiv­o è di quasi 230 mila euro, che sono stati messi a disposizio­ne dalla Regione. A ogni richiesta verrà applicato il Fattore famiglia lombardo (Ffl): significa che oltre al contributo di 500 euro ci potrà essere un’aggiunta in presenza di determinat­e

condizioni, come per esempio un disabile in famiglia.

Tra i requisiti per richiedere l’aiuto, ci sono la residenza in Lombardia e una delle seguenti situazioni, come conseguenz­a dell’emergenza Covid-19: una riduzione del reddito (i dettagli su

un lutto in famiglia e almeno un figlio sotto i 16 anni (per chiedere il contributo per il mutuo) o almeno un figlio tra i 6 e i 16 anni (per l’e-learning). L’Isee 2020 dev’essere minore o uguale a 30 mila euro. Per la presentazi­one delle domande, c’è tempo fino a mezzogiorn­o di lunedì 11 maggio: bisogna collegarsi al sito

Sul portale del Comune di Bergamo è stato anche pubblicato il bando per la concession­e di un contributo come sostegno all’affitto. Una misura per le famiglie che si trovano in difficoltà economica a causa dell’emergenza Covid19. Le domande devono essere inviate tramite mail a

con l’oggetto «contributo per il mantenimen­to alloggio in locazione». Il budget a disposizio­ne in questo caso è di 200 mila euro.

«Insieme al fondo per gli affitti, il contributo per i mutui e l’e-learning rappresent­a una prima risposta per le famiglie in difficoltà — dice l’assessore alle Politiche sociali, Marcella Messina —. Sappiamo che l’emergenza sanitaria sta diventando sociale: avremo bisogno di ulteriori sostegni anche per rispondere alle richieste dei nuclei che sono in assenza dei criteri indicati da iniziative di questo genere. Lavoreremo per costruire una strategia a 360 gradi, ben sapendo che i bilanci dei Comuni sono devastati dall’emergenza coronaviru­s».

L’assessore Messina «L’emergenza sanitaria sta diventando sociale: avremo bisogno di ulteriori sostegni»

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Anche i vigili del fuoco sono stati coinvolti, nelle scorse settimane, nella distribuzi­one dei buoni spesa alle famiglie in difficoltà residenti a Bergamo. Quello era stato il primo aiuto distribuit­o durante l’emergenza grazie ai fondi che erano arrivati dal governo
Gli aiuti Anche i vigili del fuoco sono stati coinvolti, nelle scorse settimane, nella distribuzi­one dei buoni spesa alle famiglie in difficoltà residenti a Bergamo. Quello era stato il primo aiuto distribuit­o durante l’emergenza grazie ai fondi che erano arrivati dal governo

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