A casa i primi due neonati ricoverati
Uno martedì e l’altro ieri. Ma al Papa Giovanni ne restano altrettanti di poche settimane
Non può suonare che come una notizia di speranza la guarigione dei primi bambini colpiti dal coronavirus. Dopo la dimissione, martedì, del primo contagiato, ieri l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha lasciato tornare a casa anche il secondo.
Il primo ricoverato aveva solo 22 giorni di vita quando fu portato d’urgenza al Pronto soccorso. Era nato l’11 febbraio, all’ospedale di Alzano. Alcuni giorni dopo, a casa, aveva iniziato ad avere la febbre e problemi respiratori. Il 2 marzo, i genitori si erano rivolti all’ospedale della città. Vedendo che provenivano dalla Bassa Val Seriana, per scrupolo i medici avevano sottoposto il neonato al tampone: positivo. Immediatamente, era stato portato nel reparto di Patologia neonatale, in isolamento. Il bimbo aveva la febbre alta e aveva bisogno di ossigeno, ma senza respirazione assistita. Anche i genitori erano stati sottoposti a tampone,con la mamma risultata positiva e il padre no. Il giorno dopo, era stato l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera a dare la notizia di un bambino di pochi giorni contagiato.
Le condizioni del piccolo sono progressivamente migliorate e dopo alcuni giorni la febbre è scesa. I medici l’hanno trattenuto ancora, per avere la sicurezza della guarigione, mancando precedenti. Martedì, il piccolo è stato preso in consegna dal papà per fare rientro a casa. Le ultime analisi, nonostante la remissione dei sintomi, lo indicano ancora positivo al covid-19. Un’evenienza che sembra la prassi, nei pazienti guariti, ma obbliga la famiglia a osservare una profilassi a casa.
Anche il secondo bimbo ricoverato aveva 22 giorni, quando ha iniziato a star male ed è stato portato al Pronto soccorso con febbre e congiuntivite. Anche lui ha seguito lo stesso iter e ieri ha potuto tornare a casa. Rimangono in Patologia Neonatale altri due bimbi poche settimane, contagiati dopo la nascita.
Continua intanto la lotta al Papa Giovanni XXIII per riuscire ad accogliere tutti i pazienti che arrivano in gravi condizioni per il covid-19. Ieri, decine di persone in Pronto soccorso. L’ospedale è riuscito ad aumentare ancora la sua dotazioni di sei posti letto riservati al coronavirus, all’interno della Torre 4. In tre giorni, sono aumentati di 24.
Altri posti letto All’ospedale della città ne sono stati aggiunti ancora 6 nella torre 4: in tre giorni sono 24