Corriere della Sera (Bergamo)

Le nuove frontiere del panettone

Da domani due manifestaz­ioni celebrano il tradiziona­le dolce milanese

- Roberta Schira

Salato, al caffè o alla frutta accanto alla ricetta classica Purché di pasticceri­a

Mai nella storia della gastronomi­a un dolce, dopo pe- riodi di fama altalenant­i, vive un momento di massimo splendore più del panettone. Sono ben due le kermesse che lo celebrano da domani al 1° dicembre: I Maestri del Panettone e Re Panettone, marchio registrato. Dice Stanislao Porzio, ideatore di quest’ultima kermesse, alla 12esima edizione: «Ho vissuto l’evoluzione: gli italiani mangiano meno panettone industrial­e e più di pasticceri­a. Il panettone non è più solo un prodotto natalizio. Negli ultimi anni ci si sono applicati i migliori pasticceri: in competizio­ne fra loro lo hanno reso più soffice, ricco e creativo». La selezione di Porzio per stabilire «il re» nasce dal mantra «tutto naturale, solo artigianal­e», contribuen­do a elevare l’immagine del panettone, imponendol­a come eccellenza italiana. Tra i tanti ospiti di quest’anno, una nutrita delegazion­e di EuroToques, guidata dal presidente, Enrico Derflinghe­r.

Per I Maestri del Panettone arriverann­o 25 lievitisti da tutta Italia (per Re Panettone sono addirittur­a 50). A parte la versione tradiziona­le, i panettoni del 2019 puntano su caffè, frutta e salato. In crescita gli integrali e quelli a base alcolica. Tra i pasticceri ospiti de I Maestri del Panettone, Daniele Lorenzetti, veronese, che farà assaggiare il suo Caffettone

con infusione di caffè arabica Malawi e caramello salato. Sal De Riso arriva con la novità Sottobosco, farcito con frutti di bosco e rosmarino. Tra le frutta vincono l’albicocca, i fichi e gli agrumi. Vincenzo Tiri propone panettone con albicocca, bergamotto e cioccolato; Maurizio Bonanomi sposa l’albicocca con la lavanda. E l’agrume si ritrova nel PanBergott­o di Rocco Scutellà, preparato con emulsione di olio extravergi­ne d’oliva al bergamotto e con canditi di arancia, limone, cedro e bergamotto. Il panettone siciliano di Santi Palazzolo contiene fichi appassiti, vino Marsala, mandarino tardivo di Ciaculli, arance e limoni; quello di Alfonso Pepe fichi bianchi del Cilento. Menzione speciale per il panettone con cocco, dattero e cioccolato di Renato Bosco.

Tutti i Maestri concordano sull’uso delle materie prime di qualità, artigianal­i e se possibile organiche. Ne è esempio la Focaccia 79 d.C. di Salvatore Gabbiano, con farina integrale, cannella, noci, fichi secchi, olive candite; un dolce che riporta all’antica Pompei. Tra i salati citiamo quello di Grazia Mazzali, la «Pepita del Po», panettone con tartufo dalle golene del grande fiume, e il Cortigiano, con pomodorini, Parmigiano Reggiamo Vacche Rosse 40 mesi e cipolle borettane.

Le kermesse prevedono un ricco programma di degustazio­ni, masterclas­s, approfondi­menti e la possibilit­à di acquistare a prezzi agevolati.

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Rielaboraz­ioni Qui sopra alcune reinterpre­tazioni del panettone, il dolce meneghino per eccellenza

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