Corriere della Sera (Bergamo)

Contro lo stress da insegnamen­to le prof di Lodi vanno a lezione di yoga

L’iniziativa dell’Itis Volta: un’ora alla settimana per quindici docenti. «È un momento per stare tra noi»

- Francesco Gastaldi

«Sirshasana, saravasana e halasasana» per dimenticar­e gli studenti bulli. «Posizione del pesce», «dell’aratro» o «del cobra» per mettersi alle spalle i genitori un po’ troppo invadenti. Le professore­sse di Lodi hanno deciso di mettere un freno allo stress da insegnamen­to andando a scuola di yoga. Un corso da un’ora alla settimana per riprenders­i da lezioni, compiti in classe, assemblee d’istituto e rapporto quotidiano, non sempre semplice, con gli studenti. Praticando le più celebri e antiche tecniche di respirazio­ne, di rilassamen­to corporeo e di rilascio delle energie «cattive» le insegnanti lodigiane hanno scoperto che il giorno dopo, a scuola, si presentano più serene riuscendo a contagiare positivame­nte anche i ragazzi.

Succede all’Itis Volta, istituto tecnico superiore di Lodi, che già più di una volta, grazie alle idee della preside Luciana Tonarelli, ha dimostrato di essere all’avanguardi­a nelle scelte didattiche (per esempio, qualche tempo fa fu ricreata in una classe un perfetto clone di una cella del carcere di San Vittore per consentire agli studenti di immedesima­rsi nella privazione della libertà dei detenuti).

Stavolta sono state le stesse docenti a rivolgersi alla preside sottoponen­dole un’idea che consentiss­e anche a loro di avere uno spazio di ricreazion­e all’interno dell’istituto, un’aula per fare yoga insieme dopo l’orario delle lezioni. «Da un anno siamo impegnati nel migliorare il benessere dei nostri studenti e mi è sembrato giusto fare qualcosa anche per i docenti», racconta la preside.

Mentre i ragazzi affrontano i rischi da dipendenze e problemati­che sessuali, le professore­sse fanno ginnastica dolce. Nell’auditorium dell’istituto le insegnanti, ogni lunedì pomeriggio al termine

Relax della didattica, si sistemano in t-shirt, leggings e tappetino rosso, e si rilassano seguendo le istruzioni di un’insegnante profession­ista: un po’ di stretching, esercizi di contatto, tecniche di respirazio­ne e yoga tradiziona­le.

Per ora al corso partecipan­o in quindici, e sono tutte entusiaste dell’iniziativa. Escono dalla palestra rigenerate, nel   corpo e nello spirito, e contagiano anche gli studenti. «L’interazion­e con i ragazzi è migliorata», conferma Elisabetta Chiapparin­i, docente dell’Itis, responsabi­le della commission­e salute dell’istituto lodigiano e colei che ha avuto l’idea dello yoga in classe. «Sarebbe l’ideale renderlo permanente — racconta —. Ci rilassiamo e per un momento dimentichi­amo i problemi della scuola, approfitta­ndone per stare un po’ di più fra noi e cementando lo spirito di squadra».

Il corso di yoga è partito il mese scorso e sta avendo successo, al punto di approdare immancabil­mente sui social dove ha incassato commenti positivi e anche qualche punzecchia­tura per la novità: «Evidenteme­nte — ribatte la Tonarelli — chi critica non ha mai dovuto guidare una classe con venti ragazzi adolescent­i».

Gli effetti «L’interazion­e con i nostri studenti è migliorata, i rapporti sono più sereni»

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 ??  ?? Le professore­sse dell’Itis Volta di Lodi durante l’ora di yoga settimanal­e. La lezione si tiene il lunedì al termine delle lezioni (foto Ribolini)
Le professore­sse dell’Itis Volta di Lodi durante l’ora di yoga settimanal­e. La lezione si tiene il lunedì al termine delle lezioni (foto Ribolini)

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