Lega, Masper pronto per la segreteria Avvertimenti a Stucchi e Forza Italia
«La segreteria? Sono disponibile». Frecciata agli azzurri e i nodi di via Tasso e Palafrizzoni
Èl’uomo della pace, dentro la Lega. Ma Gianfranco Masper («ho dato la mia disponibilità per la segreteria provinciale») manda messaggi decisi ai possibili alleati. «Forza Italia vuole da noi un interlocutore? Ce ne diano prima loro uno, decide il se- gretario Franco o decide Sorte?». Si lavora all’alleanza sulla Provincia, «partendo dai programmi, prima dei noi», e si pensa al 2019. L’attivismo di Giacomo Stucchi ne ha rafforzato le aspirazioni da candidato sindaco. «È un nome valido — dice Masper — ma esporsi ora può non aiutarlo».
A colpi di silenzio-assenso, la nodosa matassa del centrodestra bergamasco si sta sciogliendo. Di rinvio in rinvio, si è arrivati a fine agosto e, adesso, il tempo per riflettere è quasi finito. Bisogna decidere. La Lega, in particolare, deve mettere in fila nomi e idee per la segreteria provinciale e per le elezioni provinciali, prima di passare alla questione più importante, la scelta del candidato sindaco da opporre a Giorgio Gori (o a chi ne dovesse prendere il testimone).
Una cosa alla volta. La prima da sistemare è il segretario provinciale. «Ho dato la mia disponibilità, se il mio potrà essere un nome capace di unire il partito»: Gianfranco Masper è in questo momento l’uomo più accreditato per succedere a Daniele Belotti, dopo il periodo di commissariamento di Enrico Sonzogni. Un uomo di pace, Masper, in un partito che ha fatto il pieno di eletti ma che non rinuncia alla storica animosità interna. Da un lato, Belotti e altri neo parlamentari come Simona Pergreffi, Alberto Ribolla, Rebecca Frassini. Dall’altro,
il consigliere Giovanni Malanchini, il deputato Cristian Invernizzi e, soprattutto, Giacomo Stucchi, attualmente presidente della Lega Lombarda con aspirazioni da candidato sindaco in città. In mezzo, appunto, potrebbe stare Masper, rispettato e bravo a mediare, forte di esperienza amministrativa (ex sindaco di Treviolo, oggi capogruppo in Provincia). Il congresso potrebbe essere chiuso entro metà settembre.
È stato il segretario provinciale
di Forza Italia, Paolo Franco, nelle scorse settimane, a chiedere ai leghisti «datemi un interlocutore», con cui parlare di Provincia e Palazzo Frizzoni. Masper è pronto ma non accomodante: «Ci diano loro un interlocutore — dice —, perché non è chiaro se poi a decidere sia Franco o Alessandro Sorte (ex segretario, oggi alla Camera, ndr.). Ma soprattutto, da Forza Italia vogliamo garanzie precise per governare insieme la Provincia. A partire dal Piano territoriale, che abbiamo chiesto al presidente uscente Matteo Rossi di rinviare a dopo le elezioni».
Ma naturalmente è anche un fatto di nomi, nel senso che Forza Italia ha chiarito di volere la presidenza e sul tavolo non ci sono molte alternative. Si fa il nome del sindaco di Calvenzano, Fabio Ferla. Masper un paio di puntualizzazioni le fa: «Niente contro Ferla, ma a Calvenzano ha la Lega contro e non è nemmeno un iscritto a Forza Italia». Ed è un uomo vicino a Sorte, si può aggiungere. La Lega potrebbe mettere sul tavolo il nome del sindaco di Almè, Massimo Bandera, «oppure cercare un civico». Lavori in corso. È però chiaro che mettersi di traverso sulla presidenza della Provincia a un nome di FI complicherebbe la vita all’alleanza in città. Difficilmente succederà.
Su Stucchi, estremamente attivo negli ultimi giorni tra feste di quartiere e Meeting di Cl, Masper è cauto: «È una figura valida, esporsi troppo in questa fase però potrebbe non aiutarlo». In realtà l’attivismo dell’ex senatore al resto del Carroccio non dispiace, se non altro serve ad accreditare l’idea di un candidato leghista. Matteo Salvini, che ha avuto qualche tensione in passato con Stucchi, non sembra intenzionato a ostacolarlo, se fosse un nome capace di giocarsi la partita di Palafrizzoni. Anche perché le alternative sono limitate. Il centrodestra cittadino da mesi ipotizza un profilo civico. «Sì, ma il tempo è poco», ammette Masper. E soprattutto, o si tratta di qualcuno con una gran voglia di fare il sindaco ma talmente low profile da essere sfuggito a ogni radar nel ristretto mondo politico cittadino, oppure non esiste. Sul tema basti dire che la Lega, quando è stato il momento di compilare una parvenza
❞ Stucchi È un nome valido per la città nel 2019 ma forse esporsi troppo in questo momento potrebbe non aiutarlo Gianfranco Masper Lega
La polemica Franco (FI) ha chiesto «un interlocutore». La replica leghista: «Decide lui o Sorte?»
di lista civica per Fontana alle Regionali, ha dovuto richiamare in servizio tesserati storici. E così anche in vista del 2019 il bacino in cui si andrà a pescare sembra possa essere quello del partito. Compresa l’ipotesi di far tornare a Bergamo chi oggi è a Roma (Ribolla, Belotti): un’ipotesi che perderebbe forza, se Stucchi nelle prossime settimane giocasse bene le sue carte, dentro e fuori la Lega.