Doppietta Papu E l’Atalanta travolge il Frosinone
Gomez, due gol al Frosinone L’esordio è subito una festa
Si apre sotto il segno del Papu Gomez, autore di due gol e due assist, il campionato dell’Atalanta: con il Frosinone finisce 4-0 una partita in cui i ciociari sono riusciti a spaventare i nerazzurri solo con un palo in contropiede sullo 0-0. Ma per il resto l’Atalanta ha dominato la gara dall’inizio alla fine. E ora, grazie alla differenza reti della prima gara ufficiale a Bergamo, è prima in classifica.
Dopo dieci anni l’Atalanta si regala una vittoria alla première, senza grosse possibilità di replica: il 4-0 al Frosinone con due gol e due assist di Gomez traccia il solco tra le due formazioni, ma era dai tempi di Delneri che mancavano i tre punti all’esordio. Quarta affermazione nelle prime cinque partite ufficiali ma la gara più importante è la prossima contro il Copenaghen, per l’ammissione ai gironi di Europa League.
Un paio di novità rispetto alla vigilia, perché Djimsiti viene preferito a Mancini al centro della difesa, mentre Barrow prende il posto di Zapata: il resto dell’undici è quello titolare. E non serve molto per vedere la prima occasione, con Pasalic che imbecca bene Barrow, scattato sul filo del fuorigioco e che da posizione defilata decide di calciare, con la palla in fallo laterale. Gomez è già in buona forma e si vede in un paio di stop, Pasalic non va lontano alla porta con una conclusione a girare. Ma è una di quelle partite che può mettersi in salita in un momento: all’11’ Ciano sfila palla a Masiello, salta Gosens e, resistendo a Freuler, spara una rasoiata in diagonale che si infrange sul palo della porta di Gollini. Così il pari rimane invariato per altri tre minuti quando Hateboer recupera il pallone, de Roon viene saccheggiato da Toloi che infila per Gomez. Stop e tiro per il primo gol dell’argentino in campionato. Battuto l’ex di partita Sportiello, accolto da una valanga di fischi alla sua entrata in campo.
E il Frosinone? Il 3-5-2 (molto abbottonato) salta quasi subito proprio per il vantaggio atalantino, ma l’atteggiamento poco cambia. Pallino del gioco ai bergamaschi, ribaltamenti di fronte a cercare Ciano e Perica, spesso imbrigliati. Così l’Atalanta ha buon gioco, tanto che Toloi rischia di raddoppiare il numero di assist, così come Gomez quello delle reti: stavolta il sinistro è impreciso e la replica è annullata. Tra le squadre c’è una considerevole differenza tecnica ma anche di forma fisica: Hateboer dopo uno scatto di cinquanta metri centra perfettamente per Barrow che viene ingannato dal liscio del difensore avversario e non riesce a depositare in rete. Poco dopo è lo stesso gambiano a cercare di dribblare anche Sportiello, che ci mette la manina in uscita, salvando subito anche su Gosens. Se il Frosinone rimane a galla nel primo tempo è proprio grazie al suo portiere.
Peccato che la ripresa racconti subito un’altra storia: un cross di Gomez al 3’ pesca Hateboer solo soletto che, al volo e da due passi, firma il 2-0. Potrebbe essere lecita una reazione, da parte dei ciociari, ma un tiro in alleggerimento di Hallfredsson è l’unico (mezzo) sussulto. Invece Barrow prova a ricordare a tutti perché ha rinnovato in settimana (per la quarta volta in un anno) saltando mezza difesa del Frosinone e aprendo il piattone, ma la sua sortita finisce larga. Al 62’ i canarini assurgono al ruolo di sparring partner: Zapata salta più alto di tutti, prolungando per l’imprendibile Gomez. Cross in mezzo millimetrico per Pasalic che, a porta spalancata, fa 3-0. Il resto è accademia, Zapata prova a uccellare Sportiello con un lob, Pasalic arriva troppo morbido sull’ennesimo assist del Papu. C’è spazio, al 90’ scaduto, per il poker, con la doppietta di Gomez dalla distanza. Il 4-0 dà il la a una nota statistica: per via della differenza reti, l’Atalanta è prima in classifica.