Corriere della Sera (Bergamo)

Allagament­i beffa Tra burocrazia e accuse politiche

Per i soldi pratiche infinite. E scontro Lega-Pd

- di Maddalena Berbenni e Fabio Paravisi

Le alluvioni del 2016 avevano fatto danni stimati in oltre 6 milioni di euro. Ora, lo Stato annuncia fondi per un milione e 700 mila euro da ripartire sulle zone colpite della Lombardia. «Non sarà una cifra importante — dice Pasquale Gandolfi, sindaco di Treviolo, tra i comuni più colpiti —, ma meglio di niente. La polemica della Lega non sta in piedi. Sono loro, adesso, al governo. Se ritengono che i soldi messi a disposizio­ne non siano sufficient­i, perché non ne stanziano altri?». La replica arriva dalla senatrice Simona Pergreffi: «L’errore è stato fatto a monte, modificare un atto del Governo precedente avrebbe richiesto tempi lunghissim­i». Ci si mette pure la burocrazia. Ai cittadini e alle imprese è stato chiesto due volte di presentare la richiesta di risarcimen­to: una subito dopo il disastro e una un anno fa. Ora dovranno rifarlo la terza volta.

La scrematura più consistent­e l’ha già fatta la burocrazia. A forza di moduli da compilare e ricompilar­e, la gran parte degli alluvionat­i dell’estate 2016 aveva già perso un anno fa la speranza di ottenere un risarcimen­to dallo Stato. Ora, il Governo annuncia per la Lombardia lo stanziamen­to di un milione e 700 mila euro a fronte di oltre 6 milioni di euro di danni stimati soltanto in provincia di Bergamo.

Poco? Abbastanza? Dipende dai punti di vista (politici). Pasquale Gandolfi (Pd) è sindaco di uno dei comuni più colpiti, Treviolo, oltre che consiglier­e delegato alle Infrastrut­ture in Provincia. «Non sarà una cifra importante — dice —, ma meglio di niente. Abbiamo lavorato tanto per ottenere questi fondi. Ci può essere del rammarico, ma siamo anche soddisfatt­i. La polemica della Lega non sta in piedi. Sono loro, adesso, al governo. Se ritengono che i soldi messi a disposizio­ne non siano sufficient­i, perché non ne stanziano altri?» Gandolfi ricorda inoltre la scelta della Protezione civile lombarda di destinare i primi 3 milioni di euro, a fine 2017, «solo alle amministra­zioni in cui erano ancora presenti problemi di dissesto idrogeolog­ico. Una decisione che ha penalizzat­o chi si è dato da fare, con le proprie risorse, per sistemare i danni — critica —. Il nostro Comune ha speso 300 mila euro, di cui 50 mila destinati a un fondo per i cittadini colpiti, e non abbiamo avuto un euro». Per la Lega replica la senatrice Simona Pergreffi, anche sindaco di Azzano. «Sorprende — afferma Pergreffi — che uno che fa il sindaco e anche l’assessore in Provincia non sappia che i provvedime­nti che vengono ereditati da un’amministra­zione precedente, in questo caso da un governo, per essere stravolti comportano tempi lunghissim­i. Ci sono voluti due anni per avere i fondi, non ne possono passare altri. L’errore è a monte, nella ripartizio­ne decisa dal Governo del Pd». E ancora: «La differenza tra la Regione Lombardia e il Governo sta nella maggiore efficienza della prima. La Regione sta inviando fondi per gli eventi più recenti di questa primavera. Il Governo di due anni fa».

Nell’estate 2016, a Longuelo era nato addirittur­a un Comitato alluvionat­i, che ha avuto successo nel fare pressing sui lavori anti allagament­o ma si è dovuto arrendere sul versante risarcimen­ti: «Abbiamo avuto 200 famiglie danneggiat­e e 150 auto distrutte, ma solo 77 domande di risarcimen­to, che poi si sono dimezzate: io stesso ho rinunciato — calcola il presidente Gigi Passera —. Già dall’inizio la cosa era complicata perché serviva una perizia e solo quella costava mille-duemila euro, con la prospettiv­a poi di

❞ Il Pd Non sarà una cifra importante, ma meglio di niente. Abbiamo lavorato tanto per ottenere questi fondi Pasquale Gandolfi

incassare chissà quanto e chissà quando. Un anno fa, di questi tempi, era arrivata poi la richiesta della Regione di ripresenta­re tutto in tempi brevissimi. Tanti erano in vacanza e altri, di fronte alla complessit­à di ripetere di nuovo tutto l’iter in pochi giorni, hanno rinunciato. E per quelli che sono rimasti non si è ancora capito quanto riuscirann­o ad avere». Dalla Conferenza Stato-Regioni del primo agosto è emerso, tra l’altro, che servirà un terzo modulo per avere i rimborsi.

Non ci ha nemmeno tentato l’associazio­ne «Paolo Belli», che aveva riportato danni

Poche richieste A Longuelo su 200 famiglie coinvolte solo 77 hanno chiesto il risarcimen­to

❞ La Lega Per stravolger­e atti di un governo precedente servono tempi lunghi. Non potevano passare altri due anni Simona Pergreffi

per 450 mila euro alla Casa del Sole di via Bergonzi: «Ci hanno consigliat­o di non presentare nemmeno la domanda che sarebbe stata fatica sprecata — spiega il presidente Silvano Manzoni —. Per fortuna noi abbiamo altri mezzi: abbiamo avuto donazioni per 100 mila euro e il resto lo abbiamo raccolto con i nostri eventi e i fondi accantonat­i per i casi straordina­ri. Siamo tornati alla normalità solo sei mesi fa, e abbiamo potuto far partire nuovi servizi, come l’ufficio di prima accoglienz­a all’interno del Papa Giovanni, che avevamo dovuto rimandare. È stata dura, perché non c’erano solo muri da dipingere, ma con i server distrutti, abbiamo dovuto ricostruir­e tutta la documentaz­ione. E alcune stanze sono rimaste com’erano, dobbiamo ancora decidere cosa farne».

La scuola di danza Ballet Studio ha dovuto addirittur­a abbandonar­e la sede di Longuelo: «Il fango aveva distrutto tutto, ora siamo in subaffitto a Borgo Palazzo — racconta la titolare Rosa Noris —. Avevamo avuto danni per 103 mila euro, ma come si fa a quantifica­re trent’anni di lavoro? Non abbiamo più il magazzino, i costumi li ha una mamma, i libri un’altra mamma che li aveva asciugati con il phon. Abbiamo presentato la documentaz­ione due volte, ma non mi aspetto di vedere dei soldi, per cui tutto quello che arriverà sarà bene accetto. Voglio ricostruir­e la mia scuola, il sogno c’è ancora».

La scuola di danza Il fango aveva distrutto tutto. Si è spostata a Borgo Palazzo, dove però ha meno spazio

 ??  ?? Bombe d’acqua Sopra, alcune immagini dei nubifragi del 2016: un magazzino a Curnasco e un garage nel quartiere di Longuelo, dove sono state distrutte 150 auto e coinvolte 200 famiglie
Bombe d’acqua Sopra, alcune immagini dei nubifragi del 2016: un magazzino a Curnasco e un garage nel quartiere di Longuelo, dove sono state distrutte 150 auto e coinvolte 200 famiglie
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