Un quartetto di flauti tra i capolavori dell’Ambrosiana
Questa volta parlare di «splendida cornice» non è un’iperbole perché a far da sfondo agli appuntamenti che Milano Arte Musica offre questo weekend è la Pinacoteca Ambrosiana, dove il direttore artistico Maurizio Salerno conferma la felice intuizione avuta la scorsa edizione proponendo due concerti oggi e due domani, tutti animati dagli studenti della Civica Scuola di Musica «Claudio Abbado» e introdotti dai volontari di Volarte che illustreranno la Pinacoteca e i tesori pittorici lì custoditi (oggi e domani ore 11.30 e 13.30, p.zza Pio XI 2, ingresso previo biglietto di ingresso alla Pinacoteca, tel. 02.76.31.71.76). Oggi tocca a un insolito quartetto di flauti ripercorrere la letteratura dello strumento dal 400 fino a sessant’anni fa. I quattro artisti, tre di origine cilena (José Manuel Fernández Bravo, Ninon Dusollier e Ariadna Quappe) e una giapponese (Nao Kirihata) partono dal 400 di Ockeghem e dal 500 di Jannequin, passano da Teleman e arrivano ai contemporanei, con il Quartetto n. 2 di Saoux. Domani invece il soprano Valeria Bottacin, accompagnato da arpa (Luise Enzian) e violino (Sara Zinzani), intonerà quattro delle nove Arie Tedesche di Händel, veri e propri inni alla bellezza della natura che rimanda alla grandezza di Dio suo creatore. Una creazione sorprendente, quella händeliana, perché la voce non indulge al Belcanto o al virtuosismo, ma esprime la ricerca di meditata semplicità e di intimità.