«Ho sentito che usciremo dall’euro»
I diciottenni che si affacciano al voto: pochi informati, tanti con le idee confuse
«Mi pare di aver sentito che usciremo dall’Euro prossimamente, no?». «Mattarella quindi non ha voluto Conte al governo». Sono un po’ spaesati, tendenzialmente, i neo diciottenni, che ieri hanno ricevuto al Polaresco una copia della Costituzione e anche la loro tessera elettorale. Pochi ben informati non mancano. Ma gli altri dicono: «Ora ci aggiorneremo di più».
«Nel 2013, ha votato il 78% dei diciottenni. Nel 2018, solo il 39%. Sono dati nazionali, e mostrano che forse è meglio informarsi sulle dinamiche della vostra città e della politica, perché se non votate, qualcun altro decide per voi». Così l’assessore all’Anagrafe Giacomo Angeloni, rivolgendosi direttamente ai ragazzi durante la festa #diciotto, organizzata ieri allo Spazio Polaresco per consegnare una copia della Costituzione e la tessera elettorale a chi è diventato o diventerà maggiorenne quest’anno. «Questo vuole essere un momento di ascolto e di coinvolgimento dei ragazzi da parte del Comune», dice Niccolò Carretta, presidente della Commissione giovani.
Sono una settantina i ragazzi partecipanti. Alcuni seguono la politica. Altri meno. Altri per niente. «Non avendo ancora 18 anni, non ho mai provato troppo interesse — dice Cristina, del Lussana —. Inizierò a informarmi, parlandone in famiglia o leggendo i giornali». «Non ci capisco nulla — è il commento di un’altra ragazza —. Sono venuta solo perché mi hanno invitato».
Tre amiche, sedute l’una accanto all’altra in attesa che inizi la manifestazione, hanno le idee un po’ confuse. «Non vorrei sbagliarmi, ma ho sentito che usciremo dall’Euro». «So che Conte è stato eletto presidente… da Mattarella? Che però poi ha cambiato idea. No?». «Io guardo il tg tutte le mattine, ma solo qualche spezzone. Adesso starò più attenta. Anche per questo sono qui: per iniziare a informarmi», conclude una delle tre, mentre le altre annuiscono e sottoscrivono.
Poco distante, c’è Cumba, di
❞ Prima dei 18 anni non ho mai provato grande interesse. Inizierò a informarmi adesso Cristina
Liceo Lussana
L’evento L’assessore Angeloni e la commissione giovani consegnano anche la tessera elettorale
origine senegalese e nata in Italia. «Come si fa a decidere? — si chiede —. Non sai mai se la persona che scegli rispetterà le promesse. Una volta che vince le elezioni, poi può fare tutt’altra cosa».
Luca, studente del Mascheroni, è stato un anno a studiare negli Stati Uniti ed è appena tornato. «Non sono riuscito a tenermi al passo, con tutto quello che è successo. Per quel che ho visto, nessuno dei politici mi convince. Forse, ad impatto, direi Di Maio? Ma non condivido l’idea antieuropeista. Insomma, non saprei. Cercherò di approfondire, perché è d’obbligo assumersi la responsabilità del voto».
❞ Non sono riuscito a stare al passo con quel che è successo. Nessun politico mi convince Luca
Liceo Mascheroni
Qualcuno ha già le sue idee. Davide Monaco, del Secco Suardo, riassume con precisione gli eventi dell’ultima settimana. Accanto a lui, Paolo Frigerio, studente al Lussana, sostiene: «Era già intuibile da prima delle elezioni di marzo che sarebbe stato difficile avere un esecutivo composto da una sola forza politica. Personalmente — aggiunge — ho votato Pd perché è l’unico partito di sinistra che ha la possibilità di dialogare con le altre forze». Chiara, del Secco Suardo, compie 18 anni dopo l’estate e «seguo i dibattiti da un po’. Alle ultime elezioni avrei votato Emma Bonino, perché condivido molte delle sue battaglie sull’aborto e l’eutanasia». Altri dichiarano che baseranno il proprio voto sulle posizioni riguardo a temi come «l’immigrazione» e «l’Europa».
La giornata è quasi finita. Prima di andarsene, un ragazzo, con un sorriso sconfortato, conclude: «Quando sento i miei compagni parlare di politica, penso che forse sarebbe meglio non votare, piuttosto che farlo senza aver approfondito».