Ruah, Lab 80 ed Edoné si prendono l’ex centrale
Daste e Spalenga, Gori: luogo strategico
Era l’unica cordata in gara ma, comunque, ha totalizzato il massimo dei punti. Ruah, Lab 80 ed Edoné si sono aggiudicati il bando per l’ex centrale ( foto) di via Daste e Spalenga. Bar, arte e cultura: riaprirà nel 2019, dopo una ristrutturazione da 4 milioni. Il sindaco Gori: «Luogo strategico».
Era l’unica «cordata» in gara, ma ha totalizzato il massimo dei punti. La vittoria del bando comunale — aggiudicato alla joint venture fra Lab80, Nutopia (che gestisce l’Edoné a Redona), OpenArch, cooperativa Ruah e Unione professionisti e associazioni culturali (cioè veterinari, agronomi, chimici e periti agrari) — per il Comune significa garantire, in anticipo, il futuro dell’ex centrale di via Daste e Spalenga. L’edificio, più di 3 mila metri quadrati, verrà riaperto nel 2019: oggi è a rustico, i lavori partiranno a settembre e costeranno 4 milioni di euro (coperti dal bando periferie del governo).
Il sindaco Giorgio Gori sottolinea «l’investimento su un pezzo strategico di città». La nuova vita sarà culturale e spazierà dall’arte alla formazione lavorativa. «L’area ha una reputazione immeritata — dice Sergio Visinoni di Lab 80 —. Ambiamo a costruire un calendario che copra tutte le date dell’anno». I modelli sono all’estero: storie vincenti, di rigenerazione urbana e di rinascita, in Europa e non solo, da Berlino a Melbourne, da Marsiglia a Vienna.
Nella centrale rimessa a nuovo, la sala da 130 posti potrà ospitare rassegne ad hoc, oltre a quelle esistenti («Orlando» su tutte), e ospitare serate del Bergamo Film Meeting. Nutopia si occuperà del ristorante, stile pub e osteria, e del bar, un «ponte» fra il caffè espresso all’italiana e quello allungato americano, con annesse «tisaneria» e cioccolateria. OpenArch curerà gli spazi per professionisti, fra coworking e sale riunioni, mentre la Ruah animerà una scuola superiore per mediatori linguistici. Ma pure mostre, volontariato, laboratori (anche di produzione e post-produzione audiovisiva), e d’estate il cinema all’aperto.
Si stimano 25 mila presenze per l’inaugurazione futura: una festa lunga tre giorni, con tanto di «bike-maratona» per produrre energia (pedalando) sul posto. «L’immobile viene conferito per 15 anni — spiega l’assessore alla Riqualificazione Urbana, Francesco Valesini —, presto definiremo la convenzione vera e propria». Per il primo quadriennio il Comune incasserà centomila euro annui di canone: una cifra che una volta concluso il rodaggio della cordata vincente, salirà a 130 mila euro.
I lavori Ristrutturazione da 4 milioni fino al 2019. Poi la gestione, tra bar, arte e cultura