Rincorso per un furto, muore nel canale
Giallo ad Albino, la vittima è un ragazzo di 24 anni. Ritrovato dopo due giorni
Era sul fondo del canale, in due metri e mezzo di acqua, ad Albino. Addosso aveva il giubbotto nero e i jeans. Karim Namita, 24 anni, marocchino che viveva in paese, è stato recuperato ieri alle 20 dai sommozzatori dei vigili del fuoco. È finito nel canale perché scappava, inseguito da chi ha riconosciuto in lui l’autore di un furto di cellulare a una donna, in un Comune vicino ad Albino.
Era sabato sera, ma solo ieri pomeriggio il dubbio che il ragazzo fosse caduto nell’acqua gelida senza più risalire ha fatto scattare l’allarme. Sabato alle 22.30 al Carrefour di via Provinciale, ad Albino, parallela al canale, quattro o cinque persone tra amici e parenti hanno incrociato un gruppetto di due-tre ragazzi. Tra loro c’era anche Karim Namita. La vittima del furto del telefonino avvenuto qualche giorno prima l’ha riconosciuto e l’ha detto agli altri, che si sono avvicinati al giovane per chiedergliene conto. Lui è scappato, loro dietro. Ha scavalcato una prima recinzione, superando un piccolo torrente. Uno degli inseguitori ha fatto altrettanto, per poi rinunciare a proseguire. Il ragazzo, invece, ha continuato a correre. Ha scavalcato un’altra recinzione, stavolta quella del canale. Ma con il buio, la vegetazione attorno e la pista ciclabile non distante, nessuno ha pensato al peggio.
La sera stessa gli inseguitori avevano chiamato i carabinieri, per segnalare di aver ri- conosciuto l’autore (presunto) del furto che però aveva fatto perdere le tracce. La vicenda sembrava finita lì, con uno degli inseguitori che ieri pomeriggio è andato dai carabinieri per sporgere la denuncia. Prima, ha incontrato il fratello di Karim Namita (nessuno ne aveva denunciato la scomparsa). I due hanno litigato, sono arrivati i carabinieri. In quel momento si è ingigantito il dubbio di un tragico epilogo di quell’inseguimento che ricorda quello di Bara Thiam, a Ubiale. Per altro, il pm (Fabio Pelosi) è lo stesso che era di turno allora. Ieri sera vicino al canale si sono riuniti alcuni amici di Namita. Uno si è messo a piangere, si è passato le mani sul volto per asciugarsi le lacrime. Tra i primi ad arrivare, un giovane che ha già vissuto una tragedia. «L’ho cercato al telefono senza ottenere a risposta — dice —. Un morto l’ho già visto, la ragazza accoltellata nel 2015 era mia sorella». Sara El Omri, 19 anni, uccisa dal marito in riva al fiume, ad Albino.