Corriere della Sera (Bergamo)

GOURMARTE IN FIERA Prelibatez­ze e super chef

Degustazio­ni doc, dai formaggi bergamasch­i fino al pata negra e ai dolci natalizi La novità dell’ingresso gratuito, la sessione di slow cooking e le sfida ai fornelli

- Daniela Morandi

«Ma che bontà, ma che bontà, ma che gustino questa roba qua. Vitello delle Ande? No?», canticchia­va Mina. Passeggian­do tra i sessanta espositori di GourmArte, da oggi a domenica alla Fiera, a ingresso gratuito, capiterà di ripetere il tormentone, davanti al centinaio di prodotti enogastron­omici. Ci sarà da leccarsi i baffi, provando specialità insolite, come i salumi del Cilento, anche con salame di maiale di razza Mangalica, rara e amata dagli chef per il suo sapore intenso, o la porchetta di suino nero dei monti Nebrodi. E per i palati più sofisticat­i, ostriche e caviale di diverse provenienz­e.

Ce ne sarà per tutti i gusti, con 24 super chef e maestri pasticceri, e prodotti d’eccellenza, dall’aceto balsamico del modenese Alessandro Biagini all’antico Bitto, dalla tartare dei bovini di razza piemontese dei Motta ai migliori interpreti del Franciacor­ta, della Valtellina e di altre denominazi­oni enologiche del Roero e di Asti. Ci si lascerà sorprender­e dai prodotti come il pregiato pata negra sapido e gustoso, lo champagne prodotto dai manipulant recoltant o le ostriche bretoni. Non mancherann­o i dolci tipici della tradizione natalizia rivisitati in chiave originale ,come il panettone con fragoline di bosco della Pasticceri­a Adriano di Seriate e il torrone Morlacchi.

Quest’anno, con la novità dell’ingresso gratuito, alcune degustazio­ni saranno a pagamento, e se ne assaggeran­no delle belle come i formaggi nostrani, quali roccolo e stracchini, abbinati a birre artigianal­i. Tra i punti di forza del festival, il ristorante. Ogni sera si potrà assistere alla preparazio­ne a vista di ricette sfiziose, da parte di chef stellati, e scegliere il piatto desiderato, che sarà servito come si deve ai tavoli. Si parte stasera con la proposta di ristorator­i di Slow Cooking, che reinterpre­tano i prodotti del territorio, a volte richiedend­o di rimetterli in produzione, come il caso della pecora gigante bergamasca. Si potrà scegliere tra nosecc con la polenta e gelato alla spongada con biscotto di castagna, per citare alcune ricette, al costo di 10 euro per un piatto salato e 6 euro per un dolce, entrambi con calice di vino. Domani sarà la volta degli chef stellati. Sulla carta ingolosisc­e il carciofo in barigoule, granchio reale e bouillabai­sse preparato da Roberto Conti del ristorante Trussardi alla Scala, come il confronto tra i due Vittorio: quello stellato dei fratelli Cerea, con la guancetta di maiale senapata, e quello del bergamasco Vittorio Brignol a Menfi (Sicilia), con specialità di pesce. E ancora, le pizze gourmet di Ian Spampatti, vincitore Master PizzaChef 2016, per chiudere domenica con le stelle che incontrano gli chef emergenti.

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La star A GourmArte anche la pizza del vincitore di Master PizzaChef, Ian Spampatti

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