GOURMARTE IN FIERA Prelibatezze e super chef
Degustazioni doc, dai formaggi bergamaschi fino al pata negra e ai dolci natalizi La novità dell’ingresso gratuito, la sessione di slow cooking e le sfida ai fornelli
«Ma che bontà, ma che bontà, ma che gustino questa roba qua. Vitello delle Ande? No?», canticchiava Mina. Passeggiando tra i sessanta espositori di GourmArte, da oggi a domenica alla Fiera, a ingresso gratuito, capiterà di ripetere il tormentone, davanti al centinaio di prodotti enogastronomici. Ci sarà da leccarsi i baffi, provando specialità insolite, come i salumi del Cilento, anche con salame di maiale di razza Mangalica, rara e amata dagli chef per il suo sapore intenso, o la porchetta di suino nero dei monti Nebrodi. E per i palati più sofisticati, ostriche e caviale di diverse provenienze.
Ce ne sarà per tutti i gusti, con 24 super chef e maestri pasticceri, e prodotti d’eccellenza, dall’aceto balsamico del modenese Alessandro Biagini all’antico Bitto, dalla tartare dei bovini di razza piemontese dei Motta ai migliori interpreti del Franciacorta, della Valtellina e di altre denominazioni enologiche del Roero e di Asti. Ci si lascerà sorprendere dai prodotti come il pregiato pata negra sapido e gustoso, lo champagne prodotto dai manipulant recoltant o le ostriche bretoni. Non mancheranno i dolci tipici della tradizione natalizia rivisitati in chiave originale ,come il panettone con fragoline di bosco della Pasticceria Adriano di Seriate e il torrone Morlacchi.
Quest’anno, con la novità dell’ingresso gratuito, alcune degustazioni saranno a pagamento, e se ne assaggeranno delle belle come i formaggi nostrani, quali roccolo e stracchini, abbinati a birre artigianali. Tra i punti di forza del festival, il ristorante. Ogni sera si potrà assistere alla preparazione a vista di ricette sfiziose, da parte di chef stellati, e scegliere il piatto desiderato, che sarà servito come si deve ai tavoli. Si parte stasera con la proposta di ristoratori di Slow Cooking, che reinterpretano i prodotti del territorio, a volte richiedendo di rimetterli in produzione, come il caso della pecora gigante bergamasca. Si potrà scegliere tra nosecc con la polenta e gelato alla spongada con biscotto di castagna, per citare alcune ricette, al costo di 10 euro per un piatto salato e 6 euro per un dolce, entrambi con calice di vino. Domani sarà la volta degli chef stellati. Sulla carta ingolosisce il carciofo in barigoule, granchio reale e bouillabaisse preparato da Roberto Conti del ristorante Trussardi alla Scala, come il confronto tra i due Vittorio: quello stellato dei fratelli Cerea, con la guancetta di maiale senapata, e quello del bergamasco Vittorio Brignol a Menfi (Sicilia), con specialità di pesce. E ancora, le pizze gourmet di Ian Spampatti, vincitore Master PizzaChef 2016, per chiudere domenica con le stelle che incontrano gli chef emergenti.