Corriere della Sera (Bergamo)

Foppolo, le riserve della Regione

L’assessore Sorte sui fondi: capisco i sindaci ribelli, anch’io avrei voluto garanzie

- Di Maddalena Berbenni

«Era giusto dare un aiuto in una logica più ampia di sostegno a un settore in crisi. Su Foppolo, però, la Regione si è tutelata». L’assessore Alessandro Sorte interviene sui fondi per il rilancio degli impianti: «Capisco i sindaci che hanno chiesto chiarezza, ci vuole rispetto per i soldi pubblici».

Piccolo capolavoro di equilibris­mo politico. Il 2 agosto, neanche un mese dopo l’incendio agli impianti, la giunta regionale approva un prestito di 2,5 milioni di euro da destinare alla cabinovia che Foppolo ha tutta l’intenzione di inaugurare entro l’inverno. La delibera è presentata dall’assessore al Bilancio Massimo Garavaglia (Lega), ma l’operazione è calibrata dal collega alle Infrastrut­ture Alessandro Sorte (Forza Italia). Piccolo capolavoro geografico, pure: ci voleva uno della Bassa a non scontentar­e nessuno in montagna. I sindaci che hanno votato perché 750 mila euro passino dalle casse del Bim al Comune di Foppolo (Lega e centrodest­ra) accolgono il prestito a tasso super agevolato di Finlombard­a come la benedizion­e della Regione sul piano di rilancio della stazione sciistica. Vedi il presidente della comunità montana della Val Brembana e sindaco di Taleggio Alberto Mazzoleni: «Con i tassi odierni — ragiona — Foppolo avrebbe dovuto sostenere qualcosa come 75 mila euro di interessi all’anno. Per vent’anni (la durata del prestito concesso, ndr) fanno un milione e mezzo. Buttali via...». Chi, per mancanza di chiarezza, è contrario a quei fondi la legge come una presa di distanza. Il sindaco di Bracca Ivan Berlendis: «La Regione i soldi se li fa restituire, se ne guarda bene. In due anni che sono in comunità montana non ho mai sentito parlare di Brembo Ski. La prima volta è stata dopo l’incendio. Non capisco perché la valle non si è mossa prima, vista la situazione disastrosa della società. Basta mandare soldi pubblici al macero senza garanzie».

Assessore Sorte, se lei fosse stato uno di quei sindaci, la delibera l’avrebbe votata?

«Io prima avrei voluto sapere se la cabinovia nuova si fa oppure no. Capisco le perplessit­à dei sindaci, giustament­e hanno chiesto chiarezza, dal momento che si sono trovati a decidere su contributi a fondo perduto. Noi abbiamo scelto un’altra strada e posso dire che siamo al di là della luce del sovalersi le, come chiarezza. La Regione si è comportata in maniera ineccepibi­le». In che senso? «Non ci siamo comportati come un bancomat, altrimenti il giorno dopo avrebbero incendiato tutti gli impianti della Lombardia. Abbiamo dimostrato grande rispetto per i soldi pubblici. Non abbiamo deciso a spanne».

Comunque è un mutuo praticamen­te a tasso zero...

«È un aiuto finanziari­o tra enti, inserito in un ragionamen­to più ampio sul rilancio del settore neve a livello regionale (Sorte ricorda l’emendament­o per avviare una nuova modalità di gestione degli impianti di risalita,ndr.). È stato concesso, però, con tutte le tutele del caso. Trascorso un mese da un eventuale inadempime­nto, l’accordo prevede che Regione Lombardia possa ri- su qualsiasi somma dovuta al Comune di Foppolo. Abbiamo anche voluto l’impianto a garanzia».

La cabinovia, però, non è del Comune di Foppolo, ma di Brembo Ski. Come funziona in questo caso? «A noi risulta che la cabinovia sia del Comune».

Una cabinovia del 1992, di seconda mano e con grandi costi di manutenzio­ne, davvero sarà la svolta? «Se adesso per arrivare in cima al Montebello ci si mette un’ora, con la cabinovia si scende a 20 minuti».

Non era meglio aspettare l’esito dell’indagine sull’incendio doloso?

«Ci siamo tutelati anche per questo».

Molti sindaci sono scettici perché non vedono differenza tra Comune di Foppolo e Brembo Ski. Condivide?

«Brembo Ski ha debiti perché ha fatto molti investimen­ti. Tolti quelli, tutta questa perdita non c’è».

Se Foppolo non fa più la cabinovia, cosa succede ai vostri 2,5 milioni? «Ritiriamo il prestito». Se posticipa? «Ci consegnerà un piano preciso».

Il meccanismo Abbiamo previsto che dopo un mese di inadempime­nto potremo rivalerci Il finanziame­nto La Regione non ha fatto da bancomat, ha avuto rispetto dei soldi pubblici: c’è un’indagine

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Il sopralluog­o Il sindaco di Foppolo Giuseppe Berera e l’assessore regionale alle Infrastrut­ture Alessandro Sorte, il 18 luglio, a Foppolo, per una visita agli impianti bruciati dieci giorni prima

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