La Madonna del Lotto in prestito da un privato all’Accademia Carrara
Maria, dalle guance sfumate di rosa, fissa lo spettatore come se volesse coinvolgerlo nel percorso di salvazione del figlio, «l’Ecce Agnus Dei» che tiene tra le braccia. La «Madonna con il Bambino tra i Santi Giovanni Battista e Caterina», dipinta da Lorenzo Lotto nel 1522, appartenente alla collezione privata Palma Camozzi De Gherardi Vertova del Castello di Costa di Mezzate, e non più vista dal grande pubblico dopo la mostra del 1998 dedicata a uno dei maggiori esponenti del Rinascimento veneziano del primo Cinquecento, sino all’11 settembre sarà esposta dell’Accademia Carrara, prima di partire per due mostre internazionali a Helsinki e a Enschede, organizzate dai musei civici di Brescia. Questo prestito segna la volontà della Fondazione, che gestisce la pinacoteca, di concretizzare la politica dei prestiti con raccolte private e inizia un percorso lottesco in previsione della mostra dedicata a Lotto, prevista per la fine dell’anno. Il soggetto sacro del dipinto, che nella sala 15 sostituisce la «Sacra famiglia con Santa Caterina d’Alessandria» in prestito a Varsavia, presenta «un tratto stilistico che risente dell’esempio del grande Raffaello nella torsione dei soggetti e nella piramide compositiva delle figure centrali» spiega il conservatore Giovanni Valagussa, illustrando l’intensità e i particolari del dipinto: tra le figure dei Santi e della Madonna, costrette nello spazio, uno scoiattolo dagli occhi vispi e preveggenti. Sullo sfondo, nero, la morte di Gesù Bambino, il Salvatore. (d.m.)