Prove di movida Nel weekend bar aperti fino alle 2.30
Locali aperti fino alle 2.30 il 25, il 26 e il 27 marzo. Gandi: «Così aiutiamo i bar virtuosi»
Gli stessi commercianti sono stupiti. Il Comune ha concesso una deroga all’ordinanza sulla movida in Borgo Santa Caterina: i locali possono restare aperti fino alle 2.30, due ore in più. Ma patti chiari: «Si rispettino i limiti del rumore».
Gestori soddisfatti «Incredibile, ma vero, non ce lo aspettavamo. È un bel segnale»
Questo fine settimana (il 25, 26 e 27 marzo) i locali di Borgo Santa Caterina potranno chiudere alle 2.30. «Dobbiamo essere sinceri: dal Comune di Bergamo non ci aspettavamo un via libera. Siamo davvero soddisfatti». C’è stupore nelle parole di Max Cereda, titolare del locale Crocevia, che parla a nome di tutti i locali della movida. Pochi giorni fa aveva mandato una mail all’ufficio del sindaco Giorgio Gori chiedendo una deroga all’ordinanza sull’orario di chiusura dei locali in via Borgo Santa Caterina. Dalle 00.30 imposte come orario di chiusura alle 2.30 per i tre giorni di festa. «Martedì, velocissima, è arrivata la risposta positiva — racconta Cereda —. Incredibile ma vero, è un bel segnale». L’ordinanza del Comune, però, parla chiaro e una frase non è passata inosservata. La deroga viene concessa, ma restano fermi «i limiti del rumore stabiliti in materia». In sostanza viene concessa una possibilità che i locali e soprattutto gli avventori non dovranno gettare alle ortiche con comportamenti sopra le righe. Più volte il sindaco (che in campagna elettorale era stato visto spesso nel Borgo) si è dovuto districare fra la rabbia degli esercenti per il «coprifuoco» e le lamentele dei residenti che non si sentono abbastanza tutelati dall’amministrazione e lamentano schiamazzi e caos fino all’alba.
Con questa mossa il sindaco tenta di riallacciare i rapporti con i giovani esercenti che, negli ultimi mesi, si erano schierati, anche in modo molto duro, contro Palazzo Frizzoni. Di certo, nell’ultimo periodo, la convivenza tra bar, giovani, e residenti sembra migliorata. «Ultimamente non ci sono stati particolari problemi — dice Cereda —. Avrà forse inciso l’inverno che porta meno gente nella nostra via. Ora vediamo come va con la primavera, ma siamo molto fiduciosi » . E il vicesindaco Sergio Gandi spiega il senso dell’ordinanza: «Non è la prima volta — dice — che viene concessa una deroga sulla movida. È successo, sempre in concomitanza con le festività, lo scorso Natale con la stessa modalità. Con i gestori non abbiamo litigato, anzi, c’è dialogo e questa deroga è la conferma lampante. Sia chiaro: ora non è che ogni weekend ci potranno chiedere questo provvedimento. Abbiamo pensato che durante le feste, con i residenti che magari partono per le vacanze, questa scelta può aiutare alcuni bar che stanno rispettando da mesi l’ordinanza e a cui è calato un po’ il lavoro. La situazione del Borgo sta migliorando e anche i residenti l’hanno confermato. Si può ancora migliorare, anche perché qualche danneggiamento, seppur di rado, capita ancora. Siamo molto contenti di questa deroga».
Sulla novità per la movida di Pasqua il comitato residenti del Borgo preferisce trincerarsi, ancora una volta, nel «no comment». Soddisfatta, invece, l’Ascom. «Con questa delibera è stato riconosciuto il lavoro svolto dalle associazioni di categoria — afferma Giorgio Lazzari, responsabile relazioni esterne e segretario dei Pubblici esercizi di Ascom Bergamo —. Nello stesso tempo è stato premiato il corretto comportamento tenuto dai gestori dei locali pubblici dall’entrata in vigore dell’ordinanza lo scorso luglio».
Questa scelta può aiutare alcuni bar che da mesi stanno rispettando l’ordinanza e a cui è calato un po’ il lavoro Sergio Gandi Vicesindaco