Blocco del traffico Gori non segue la strada di Pisapia
Il sindaco perplesso di fronte all’appello della giunta Pisapia, che invita a fermare le auto Tempi troppo stretti e dubbi sulla reale efficacia di uno stop tra il 28 e il 30 dicembre
Smog alle stelle con il pm10 che anche martedì ha superato i limiti fissati dall’Ue. Ma se Milano è pronta a bloccare il traffico tra Natale e Capodanno, a Bergamo il sindaco Giorgio Gori tende a escludere questa possibilità. «Ci riuniremo con la giunta — spiega — ma mi sembra una strada difficile».
Palazzo Marino A Milano blocco totale del traffico da lunedì 28 a mercoledì 30, dalle 10 alle 16 Festa senza i fuochi Il Comune accoglie l’invito della Regione a evitare i botti la sera di Capodanno Voglio essere sicuro di prendere provvedimenti che davvero siano utili
Giorgio Gori
sindaco
Un blocco del traffico tra Natale e Capodanno, come quello deciso a Milano, a Bergamo è molto improbabile. Troppo complicato far partire un provvedimento del genere il giorno della Vigilia, troppo incerti gli effetti reali dell’iniziativa lanciata dalla giunta Pisapia. Queste, in sostanza, le ragioni che rendono Giorgio Gori molto perplesso di fronte all’ipotesi di seguire l’esempio del capoluogo lombardo, la cui amministrazione ha invitato le altre città a istituire lo stesso blocco. «Riuniremo la giunta, ma mi sembra una strada difficile», dice il sindaco, che oggi vedrà gli assessori per una seduta con l’emergenza smog all’ordine del giorno.
Anche martedì, ultimo giorno rilevato dall’Arpa, le polveri sottili in città erano a livelli molto alti (86 microgrammi per metro cubo d’aria, la soglia di legge è a 50). Non è in previsione pioggia, non a breve, ed è evidente che i provvedimenti già adottati — blocco delle euro 3 diesel e stretta sui riscaldamenti — non sono bastati. «La situazione è grave ma mi chiedo se fare un blocco come quello che sta per fare Milano possa essere davvero utile — dice Gori —. Ci rifletteremo ma a questo punto è molto difficile prendere una decisione del genere. Anche perché un blocco del traffico poi va gestito, bisogna prima di tutto essere certi di saperlo fare rispettare». A Milano il blocco totale alla circolazione è vali- do lunedì 28, martedì 29 e mercoledì 30 dicembre, dalle 10 alle 16, in tutto il territorio del comune. «In questo modo però chi usa la macchina per lavoro la usa lo stesso. E poi — dice il sindaco — in questi giorni ci sarà un calo fisiologico del traffico, le auto in circolazione sono meno anche perché le scuole sono chiuse».
Gori invece è disponibile ad accogliere l’invito della Regione a limitare al massimo o evitare l’uso dei botti di Capodanno. «Fuochi artificiali e giochi pirotecnici — dice l’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi — rappresentano una fonte molto importante di inquinanti e determinano il raggiungimento di valori di picco elevati e un notevole peggioramento dei valori di qualità dell’aria nelle ore e nelle giornate immediatamente successive». Da qui l’invito della Regione a limitare o vietare lo svolgimento dei fuochi. «Peccato, c’è un po’ di mestizia nel fare il Capodanno senza fuochi — dice il sindaco Gori —, ma è un’indicazione che seguiremo».
Si tenta così di migliorare la qualità dell’aria, non lasciando nulla di intentato. Finora, però, gli accorgimenti già messi in atto non hanno portato grandi benefici. Resta valida l’ordinanza del Comune che blocca i veicoli privati euro 3 diesel da lunedì a domenica, dalle 7.30 alle 19.30. Fermi, anche nei festivi, pure i veicoli euro 0, benzina e diesel, gli euro 1 e 2 diesel, moto e ciclomotori a due tempi euro 0 ed euro 1. In città, poi, gli impianti termici devono restare accesi al massimo per 12 ore (e non più 14). Va diminuita di un grado, da 20 a 19 (con 2 gradi di tolleranza) la temperatura dell’aria degli edifici, esclusi ospedali, case di cura, piscine, scuole materne e asili nidi. E i negozi hanno l’obbligo di tenere la porta d’ingresso chiusa.