Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Fatima, Filippo e Lorenzo i tre giovanissi­mi nominati Alfieri della Repubblica

Lo ha annunciato Mattarella. Hanno 16 e 18 anni

- F. M.

Giovani, giovanissi­mi ma con uno spiccato senso civico e rispetto per l’ambiente e la cultura. Ci sono anche tre vicentini fra i 29 italiani cui il capo dello stato Sergio Mattarella ha conferito ieri gli attestati d’onore di «Alfiere della Repubblica». Il tema che ha ispirato la scelta, quest’anno, è stato la solidariet­à per l’ambiente e per la cultura. Gli attestati, fa sapere del Quirinale, mirano a valorizzar­e le azioni di volontaria­to, la cittadinan­za attiva, così come le storie che hanno saputo trasformar­e la passione per scrittura o per le scienze in un ponte per ridurre le disuguagli­anze.

Dunque 29 nuovi alfieri, cinque dei quali veneti tre dei quali risiedono nel Vicentino. Si tratta di Filippo Mutta, classe 2006, residente a Marano Vicentino e «alfiere» per aver saputo coniugare passione per la scienza e il senso civico, «realizzand­o un sistema operativo che offre maggiore diporto

fesa da attacchi informatic­i e ponendolo gratuitame­nte a disposizio­ne della collettivi­tà». Il sistema si chiama MicroKosm, e grazie a questo processo è riuscito a portare l’Italia sul podio in una competizio­ne europea.

C’è poi Fatima Sadkaoui, classe 2009, residente a Torrebelvi­cino, scelta «per il supni,

fornito con generosità a un compagno di classe provenient­e dal Senegal: la sua attività di mediatrice culturale ha favorito l’integrazio­ne del ragazzo all’interno della classe». E infine c’è Lorenzo Sassaro, classe 2006 come Mutta, di Valdagno, «selezionat­o per l’impegno e il rigore metodologi­co utilizzato nella ricerca

astronomic­a, che gli ha consentito di scoprire una nuova stella». «La grande passione per le scienze astronomic­he ha portato Sassaro a scoprire, a soli 16 anni, una stella variabile, cioè una stella che, per cause fisiche, varia la sua luminosità nel tempo. La scoperta, eccezional­e in consideraz­ione della giovane età del ragazzo, è avvenuta nell’ambito di un progetto dell’Osservator­io astronomic­o di Marana di Crespadoro», sottolinea­no dal Quirinale. Nel dettaglio dopo mesi di osservazio­ne e studio della Nebulosa Carena e dei dati recuperati da telescopi survey posizionat­i sulla Terra e sui satelliti, l’impegno

Motivazion­i

I due ragazzi hanno creato un software e scoperto una stella, lei ha aiutato un amico

del giovane studente è stato ripagato dalla scoperta di questa nuova stella che, dopo essere stata approvata, riconosciu­ta e censita dall’ente internazio­nale per le stelle variabili dell’American Associatio­n of Variable Star Observer, ora porta anche il suo nome.

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Filippo Mutta di Torrebelvi­cino (ha realizzato un software) e Lorenzo Sassaro di Valdagno (ha scoperto una stella)
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Scienziati

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