Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Gira con il suv sequestrato Il giudice glielo toglie e lo dà alla guardia di finanza
Continua ad usare il
VICENZA suv, per quanto sotto sequestro, così il giudice concede il fuoristrada in custodia giudiziale alla guardia di finanza di Schio che potrà utilizzarlo per esigenze operative. Questa l’accusa nei confronti di Marco Rigon, imprenditore di quarant’anni di Velo d’Astico, già finito in un’inchiesta su false fatturazioni: evidentemente pensava di farla franca andando in giro con il suo suv Peugeot al quale erano stati apposti i sigilli (avrebbe percorso oltre duemila chilometri stando agli accertamenti dei militari).
Motivo per cui è stato segnalato in procura a Vicenza per il reato di sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro. I sigilli su beni di un valore di 159 mila euro - erano scattati in estate, con un provvedimento del giudice Roberto Venditti, nell’ambito di un’inchiesta che vede Rigon indagato in qualità di titolare della ditta individuale Rlm srl per aver utilizzato, nelle annualità 2013-2016, fatture per operazioni inesistenti allo scopo di aggirare l’ostacolo tasse.
Fatture che, stando a quanto accertato dai finanzieri, sarebbero state emesse dalla Emmedi Tech srl (che ha cambiato più volte sede nel Vicentino), società creata ad hoc sulla carta per realizzare una frode fiscale (i due ai vertici della ditta sono già stati rinviati a giudizio). Una cosiddetta «cartiera» senza unità operativa e dipendenti. Ma le fatture - per l’accusa false - che Rigon avrebbe inserito in contabilità per pagare meno tasse sono state emesse anche da altre aziende. Un sistema che, stando alla ricostruzione delle fiamme gialle, gli avrebbe permesso di evadere imposte per 159 mila euro. Il valore di quanto il giudice ha disposto di sequestrare nei mesi scorsi. E sotto sigilli era finito appunto anche il suv che però il quarantenne ha continuato ad usare per spostarsi. Ora ne disporrà la guardia di finanza della tenenza di Schio.
È infatti previsto che i beni sequestrati nell’ambito di procedimenti penali che riguardano delitti tributari possano essere concessi in custodia giudiziale agli organi che ne facciano richiesta. Ed ecco che il suv in questione è già in caserma a Schio. In tal modo si risparmia pure il costo della custodia giudiziale.