Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
È festa: riaprono i teatri Pièce tra piazze e cortili
Il 15 giugno tre grandi eventi dal vivo a Venezia, Padova e Treviso
Parola d’ordine: «È festa. Riaprono i teatri». Una frase che sintetizza la fine di una lunga attesa per lo spettacolo dal vivo in Veneto. Capofila, il Teatro Stabile del Veneto, che per lunedì 15 giugno ha programmato tre grandi eventi live a Venezia, Padova e Treviso, in collaborazione con le amministrazioni comunali. L’apertura dell’attività teatrale a Venezia è affidata all’estro comico della coppia Carlo & Giorgio: in Campo San Polo a Venezia si potrà ridere con le loro gag, lasciandosi alle spalle per qualche momento la tristezza del lockdown.
Piazza dei Signori a Treviso offrirà invece una magnifica scenografia alla voce e al pianoforte di Red Canzian, pronto a mantenere la promessa fatta alla sua città nei mesi scorsi, con un concerto tutto da inventare, che si nutrirà della partecipazione degli spettatori.
A Padova, infine, sarà il cortile di Palazzo Moroni ad ospitare l’attore Fabio Sartor in uno spettacolo che vedrà anche la presenza dell’Orchestra di Padova e del Veneto in una formazione ridotta. Spettacoli gratuiti, ma su prenotazione online obbligatoria. Il pubblico sarà seduto e distanziato, nel rispetto di tutte le norme di prevenzione dettate dal governo in questo periodo. «Il teatro riapre e dunque riaprono le città, perché non c’è vita sociale senza cultura e aggregazione – afferma Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto -. Il 15 giugno diamo appuntamento a tutti gli appassionati, non solo nelle piazze, ma anche in streaming, grazie ai collegamenti che appronteremo per permettere a tutti di partecipare alla festa del teatro. E ci saranno anche delle finestre in tivù, assicurate dal network televisivo Medianordest». Certamente il seguito di pubblico sarà notevole come lasciano prevedere i numeri fin qui raggiunti dalle iniziative on line messe in campo dallo Stabile per «Una Stagione sul sofà», che ha fatto registrare oltre 400mila spettatori.La festa del 15 giugno non è un punto di arrivo, ma segna l’avvio della stagione estiva che lo Stabile sta preparando con Arteven. «L’iniziativa nasce da un accordo che abbiamo siglato, con l’egida della Regione Veneto, per portare il teatro in tutte le città venete – spiega Beltotto -, anche e soprattutto nei piccoli centri. Siamo pronti a collaborare con le amministrazioni comunali per dare al Veneto un ricco cartellone di eventi estivi». Il palinsesto prevede spettacoli, anteprime, letture, incontri con gli artisti del territorio e appuntamenti per famiglie, che animeranno piazze e luoghi all’aperto con il coinvolgimento della Compagnia Giovani dello Stabile e della Scuola Teatrale di Eccellenza, entrambe parti del Modello TeSeO Veneto– Teatro Scuola e Occupazione in partnership con Accademia Teatrale Veneta, e riguarderà piazze importanti come Verona con la sua Estate Teatrale e il Festival Shakespeariano. Tutto questo in vista dell’apertura dei teatri calendarizzata per ottobre.
Intanto, in prima assoluta su YouTube domani (ore 20) il video-racconto in due episodi dedicato a Omero e alle sue opere, guidati dalla voce di Andrea Pennacchi.
Beltotto auspica sinergie non solo con l’Orchestra di Padova e del Veneto con cui il cammino è già avviato, ma anche con realtà quali Zed Entertainment, società di eventi di musica live a Nordest. Per chi è abituato a gestire grandi numeri (fino a superare i 2500 spettatori) è d’obbligo programmare misure di sicurezza straordinarie, ha spiegato Valeria Arzenton, manager a capo di Zed con Diego Zabeo e Daniele Cristofoli. L’intento «creare un teatro “Covid free”, sicuro come il divano di casa, perché il teatro crea benessere e non contagio». Quanto agli spettacoli annullati, già a partire dal 9 giugno, riapriranno al pubblico le biglietterie dei tre teatri, il Goldoni di Venezia, il Verdi di Padova e il Mario Del Monaco di Treviso, per avviare l’iter dei rimborsi. «Ma, se i soldi ce li lasciate – chiosa Beltotto - siamo più contenti: sarà un aiuto per fronteggiare questo momento così difficile e penalizzante per il teatro tutto».