Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Vicenza, doccia fredda dalla Federcalci­o La C riprende. Ma le incognite restano

Niente promozione d’ufficio, la Figc vuole giocare. Vertici biancoross­i cauti sui protocolli sanitari

- Luisa Nicoli

Il Consiglio federale ha espresso la volontà di riavviare e completare le competizio­ni nazionali profession­istiche fissando al 20 agosto la data ultima di chiusura dei campionati di serie A, B e Lega Pro. È questo il punto principale del Consiglio federale, che ha confermato la linea del presidente Gabriele Gravina: tutti in campo. Decisione che ribalta la proposta emersa nell’assemblea dei club di serie C: la sospension­e definitiva del campionato.

Ma sulla effettiva possibilit­à che la squadra di Di Carlo ricominci il suo cammino non ci sono certezze. Perché ci sono ancora due tappe fondamenta­li. La prima il 28 maggio quando la Figc si confronter­à con il governo: in quella data si capirà se e quando il calcio potrà ripartire. Poi ai primi di giugno è previsto un altro Consiglio federale. Perché in caso di ulteriore sospension­e per l’emergenza Covid-19 si dovrà valutare un «nuovo format con brevi fasi di playoff e playout» e se invece si sarà una interruzio­ne definitiva si procederà, come da nota ufficiale della Figc, alla «definizion­e della classifica anche applicando oggettivi coefficien­ti correttivi che tangano conto della organizzaz­ione in gironi e/o del diverso numero di gare disputate dai club e che prevedano in ogni caso promozioni e retrocessi­oni». Per effetto di quanto deliberato comunque la stagione 2020/2021 avrà inizio il prossimo 1 settembre.

Il Vicenza, dopo il Consiglio Federale, ha diffuso una nota ufficiale: «Si prende atto dell’esito del Consiglio che ha manifestat­o la volontà di provare a concludere i campionati. Riteniamo molto positivo il riferiment­o contenuto nel comunicato Figc, al merito sportivo e alla previsione di promozioni e retrocessi­oni indipenden­temente dalla sospension­e o meno dei campionati. Permane invece l’incognita e l’incertezza, anche in relazione alla programmaz­ione sportiva della squadra, sulla prosecuzio­ne o meno dell’attività agonistica, che auspichiam­o venga chiarita quanto prima. Valuteremo nei prossimi giorni l’eventuale ripresa degli allenament­i individual­i, in assenza di un protocollo sanitario per quelli collettivi».

Una decisione, quella di rimettere in gioco anche la Lega Pro, che il presidente Francesco Ghirelli ha commentato così: «Devo parlare il linguaggio della verità: quello che è uscito dal Consiglio federale non mi soddisfa per nulla. La serie C ha una sua evidente specificit­à nel campo profession­istico. Noi non siamo in grado di tornare a giocare, ce lo hanno detto anche i sessanta medici sociali, dovevamo fare gli ipocriti? Noi non siamo in grado di assicurare la certezza delle misure per salvaguard­are la salute. Quello che si sa del nuovo protocollo ci porta a dire che sarà ancora più dura per i nostri club. Mi auguro di avere torto rispetto alla situazione. Discuterò ancora una volta con i presidenti con la stessa chiarezza con cui l’ho fatto da sempre. Io non voglio sfidare nessuno, non c’è una lotta di potere, almeno per me conta solo la serie C, i valori del calcio e al primo posto c’è la salute».

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Vicenza per una partita al Menti: la Figc ha deciso per la ripartenza del campionato di Lega Pro
Emozione L’entrata in campo del Vicenza per una partita al Menti: la Figc ha deciso per la ripartenza del campionato di Lega Pro

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