Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Camorra nelle aziende a patti il boss di Aspide

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NOVE I tentacoli della Camorra in Veneto. E in una azienda di Nove, il cui amministra­tore si rivolse ai carabinier­i. Era il 2011 quando scattarono 27 arresti: un’associazio­ne di stampo mafioso dedita all’usura che faceva capo a una finta società creditizia padovana, la «Aspide», guidata dal campano Mario Crisci che prestò denaro a imprendito­ri con tassi fino al 180%. Crisci, già condannato a 14 anni in Appello, martedì ha patteggiat­o ulteriori 2 mesi di pena davanti al giudice di Vicenza. Sì perché a rivolgersi ad Aspide, per recuperare 300 mila euro di crediti, con 800mila euro di passivo in bilancio, era stato anche Ivano Gottin di Rossano, già assolto dalla bancarotta per il fallimento della sua Punto Color srl. Crisci, riscossi i

300mila euro, se li era tenuti a titolo di spese e interessi. Rispondeva di bancarotta per distrazion­e della Punto Color, col campano Angelo Nattino, rinviato a giudizio dal giudice di Vicenza e già condannato a

4 anni per associazio­ne per delinquere di stampo camorristi­co. Per l’accusa Crisci e Nattino si erano fatti cedere la società da Gottin (a sua volta indagato) con la falsa promessa di restituirg­li l’80% dei crediti ceduti all’Aspide, con la costituzio­ne della Nove Color srl che doveva continuare l’attività della Punto Color. Stralciata invece la posizione di Gottin che si era ritrovato a lavorare per Crisci. (b.c.)

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