Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Inchiesta a Verona e proposte alternative per la fusione
VICENZA Sul contestato matrimonio tra la multiutility Aim, la veronese Agsm e il partner milanese A2A, piovono proposte alternative ma si apre anche un fascicolo conoscitivo della procura di Verona, «in merito all’iter e ai passaggi finora seguiti dell’ambito del procedimento amministrativo per la fusione» come ha fatto sapere il procuratore scaligero Angela Barbaglio. Lo scopo dichiarato dal magistrato è quello di «verificare se nella procedura siano rispettati tutti i profili di legge e, solo nel caso in cui dovessero emergere eventuali irregolarità, allora verrebbe aperta un’inchiesta a tutti gli effetti, con ipotesi di reato e indagati». A far scattare gli accertamenti da parte degli uffici giudiziari la presentazione di due esposti firmati dall’ex sindaco di Verona Flavio Tosi e dall’ex presidente di Agec Michele Croce. E non è escluso che possa muoversi anche la procura di Vicenza, in base ad un eventuale esposto e in seguito alla trasmissione degli atti. Quello che è certo è che Agsm e Aim hanno fatto sapere che «Hera, Iren, Dolomiti Energia e Alperia hanno ricevuto le informazioni necessarie a formulare una manifestazione d’interesse entro la metà di giugno». Sul piatto c’è infatti la «gara pubblica» (che ieri il consiglio comunale di Verona ha bocciato) e la scelta del nuovo partner. Agsm e Aim avevano già annunciato un mese di incontri con gli altri big del settore interessati e fin da subito Dolomiti Energia holding (Deh) era tornata a chiedere di entrare nella partita con una proposta messa nero su bianco. Ora se ne sono aggiunti altri. Adesso, spiega Agsm, «gli studi legali Gitti & Partners e Simmons&Simmons, gli advisor Roland Berger, UBI Banca e Equita Sim, verificheranno se il percorso con A2A sia connotato dalla condizione di infungibilità». A chiarire, in merito alla proposta del colosso A2A il presidente di Agsm,
Daniele Finocchiaro: «Abbiamo ipotizzato un partner preferenziale, - spiega firmando un term-sheet in dicembre, con una clausola sospensiva per la quale non si andrà avanti se non sarà verificata l’infungibilità delle offerte di A2A. Ed il confronto competitivo tra le proposte è stato deciso dal Cda già il 20 dicembre scorso».
E intanto i gruppi e i consiglieri di opposizione a Vicenza ieri hanno espresso «grande preoccupazione per le notizie che arrivano da Verona.