Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Bar e negozi, fase due incerta «Sarà solo un lunedì nero»

A 48 ore dalla ripartenza, c’è chi dice no: «Così non è sicuro per nessuno»

- Gian Maria Collicelli

VICENZA Arriva il 18 maggio e molti, in città, prevedono di non aprire. Sembra un paradosso ma non lo è, perché nel giorno identifica­to come l’inizio della vera ripartenza dopo l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 – e tutt’altro che terminata – molti bar, ristoranti e negozi di Vicenza annunciano di non voler riaprire i battenti. «Senza avere le linee guida aprire rischia di essere pericoloso», dichiara il titolare de «L’Angolo Palladio» di piazzetta Palladio, Alberto Quaresimin. C’è anche lui tra coloro che già annunciano la volontà di tenere le serrande abbassate lunedì. E se c’è chi commenta «sarà un lunedì nero», Quaresim spiega: «Sia chiaro che nutro il massimo rispetto per le scelte che ciascuno dei miei colleghi farà lunedì. Dico solo che dopo quanto successo, con tanti sacrifici fatti, penso sia necessario riaprire con la certezza di fare le cose per bene. Ma ad oggi quelle certezze non le abbiamo, non ci sono le indicazion­i minime per capire come aprire e gestire un’attività a contatto con il pubblico». Da qui la decisione di uno dei locali più frequentat­i del centro e che non sarebbe il solo ad annunciare di voler tenere chiuso. Tra le chat degli associati alle «Vetrine del centro storico», che conta oltre 140 aderenti, sono in molti a prendere posizione nei confronti di una serrata che continuerà anche lunedì. «Non abbiamo nulla, né linee guida né indicazion­i su come comportarc­i anche in riferiment­o agli spazi – si sfoga la portavoce dell’associazio­ne Vetrine del centro storico, Anna Jannò – e registro in città un’insoddisfa­zione mai sentita prima. Ci sentiamo presi in giro, il livello di incertezza è alto ma ancor più forte è il sentimento di rabbia di molti commercian­ti». E dire che appena poche settimane fa molti titolari di negozi, bar, ristoranti e partite Iva della città erano scese in strada per manifestar­e contro l’ipotesi del Governo di consentire le riaperture solo a giugno e chiedendo di anticipare quella data. «Ma ci devono dire come – osserva Jannò – perché altrimenti subentra in molti la paura di ricevere controlli, sanzioni e pure denunce penali».

Anche l’assessore all’e Attività produttive, Silvio Giovine, si sfoga sui social: «Lunedì – scrive sulla sua pagina Facebook – saranno tantissime le realtà che terranno chiuso a causa dell’irresponsa­bilità e dell’improvvisa­zione di questi sciagurati». Il Comune, dopo aver concesso a tutti i bar e ristorator­i con un plateatico in città di poter ampliare la superficie esterna – anche di molto – senza pagare il canone relativo agli spazi incrementa­ti, ora si appresta a far fronte a tutte le richieste arrivate a Palazzo Trissino, che sono già 80: «Entro lunedì mattina – promette Giovine – contiamo di rilasciare tutte le autorizzaz­ioni richieste, grazie anche al lavoro di Confcommer­cio

che sta raccoglien­do le domande in un’unica maxi-istanza».

Nel frattempo, una fotografia dei cambiament­i in seno al commercio ai tempi del Covid-19 arriva anche dalla rilevazion­e dei prezzi al consumo del Comune. Dal consueto appuntamen­to mensile con la rilevazion­e realizzata dall’ufficio Statistica di Palazzo Trissino – secondo metodi definiti da Ista (Istituto nazionale di Statistica) – emerge il riflesso del virus sulla borsa della spesa dei vicentini: in aprile rispetto allo stesso mese del

2019 sono aumentati i prezzi di prodotti alimentari e bevande analcolich­e (+3%) e di bevande alcoliche e tabacchi

(+ 2,7%) ed è, in sostanza, l’effetto della quarantena che ha costretto i vicentini a stare in casa. Sono calati invece i prezzi del settore energetico come gas ed elettricit­à (-4,4%), frutto del calo drastico del prezzo del petrolio che porta il prezzo del gas a quota -14,9%, e scendono anche i prezzi di trasporti (-2,4%) e comunicazi­oni (-3,7%).

Quaresimin: apro solo quando ci sarà chiarezza Già 80 le domande per avere spazi esterni più ampi In aprile a Vicenza è aumentato il costo di alimenti e bevande Dubbi Plateatici Prezzi

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