Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Pc e prof, la didattica digitale batte il virus e apre le scuole
Al Brocchi di Bassano da ieri si svolgono lezioni. «Si prova a lavorare nonostante le difficoltà» commenta il preside Zen. In «classe» anche al Rigoni Stern di Asiago
VICENZA Il coronavirus ha svuotato le scuole fino a sabato. Ma nel Vicentino qualcuno va in aula lo stesso: classi virtuali, dove il docente spiega e interroga davanti ad uno schermo mentre gli studenti studiano e seguono dai loro pc, tablet o cellulari. Succede al liceo Brocchi di Bassano, come pure all’Iis Rigoni Stern di Asiago: «Si prova a lavorare lo stesso, nonostante le difficoltà» spiega il preside del Brocchi Gianni Zen.
«Dovevamo iniziare Boccaccio. In effetti, l’argomento capita a fagiolo» racconta Maria Grazia Maino, professoressa di lettere nel liceo bassanese e coordinatrice della sperimentazione quadriennale Scienze applicate. Da ieri e fino a sabato ha fatto lezione via web ad una prima e una seconda classe. «Per i ragazzi di seconda già nei giorni scorsi avevo individuato alcune interviste scientifiche, attuali, sull’epidemia – riprende la docente - poi siamo tornati indietro al 31esimo capitolo dei Promessi Sposi, sulla peste, per arrivare infine al Decamerone». Il riferimento va al testo di Boccaccio che racconta del gruppo di giovani rifugiatisi nella campagna toscana, durante un’epidemia. E dal Rinascimento al ventunesimo secolo il salto è velocissimo, grazie ad internet. «Le lezioni digitali durano circa un’ora. Le svolgo io ma anche la docente di matematica. Forse verranno attivate anche per inglese» continua Maino. La spiegazione del docente è solo una parte della lezione. «Noi usiamo la piattaforma digitale Weschool: si può collaborare e dialogare con gli studenti, impostare documenti e file word o video, far fare semplici esercizi o verifiche. Tutto è stato concordato con i genitori, naturalmente, e le lezioni si svolgono al mattino – osserva la professoressa – per le attuali generazioni questo tipo di didattica non ha limiti, ormai».
Sull’Altopiano dei Sette Comuni alla didattica virtuale, applicata intensivamente in questi giorni nei nove indirizzi dell’Iis Rigoni Stern, ci si lavorava già da un po’. «Dirigo l’istituto da due anni e ci stiamo impegnando molto per rendere la scuola attrattiva da ogni punto di vista» spiega la preside Laura Biancato. Così, a tecnologie avanzate nelle aule si è aggiunta un’organizzazione per dare e ricevere compiti e lezioni in via digitale, anche vista la complessità della struttura: metà dei docenti della scuola asiaghese arriva da fuori e lo stesso vale per gli studenti. Virus a parte, basta il meteo avverso a impedire improvvisamente una lezione. E così «abbiamo messo in piedi da tempo un sistema digitale che ci permette di lavorare con i ragazzi pur senza la presenza, in caso di emergenza. Usiamo una piattaforma che Google fornisce gratuitamente alle scuole, la Suite for education - riprende Biancato – consente di creare dei webinair in cui tutti i ragazzi si possono guardare in faccia, e possono guardare il professore. Grazie al proprio account ogni studente o docente ha accesso a tanti ambienti diversi, a porte con materiali didattici e videoconferenze per fare lezione». Tutti i docenti del Rigoni Stern in questi giorni sono entrati in contatto con i propri alunni: chi in modo più intenso con vere lezioni digitali, e chi inviando e ricevendo compiti.
Intanto, nell’Alto Vicentino alcune farmacie si danno da fare per «combattere» le speculazioni sui prodotti sanitari. Con il dono: alla farmacia Alla Madonna di San Vito e alla Voglio Salute di Torrebelvicino basta presentarsi con una boccetta per ricevere 50 centilitri di gel disinfettante. «Vogliamo dare un messaggio di positività», spiegano i titolari.