Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Sollevamento finito, il Ponte è stato riaperto Zonta: «Copertura ripulita, i lavori avanzano»
Sono stati recuperati altri 2,5 centimetri, ora la struttura palladiana è più dritta
BASSANO Concluse in anticipo ieri pomeriggio le operazioni di sollevamento della struttura superiore del Ponte degli Alpini, lato Angarano. Intervento riuscito e alle 17, un’ora prima del previsto, il passaggio pedonale sul monumento è stato ripristinato. «Il lavoro era meno complesso rispetto a quello eseguito un anno fa sul lato est- spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Zonta - Abbiamo recuperato 2,5 centimetri in corrispondenza delle due le stilate, contro i circa 45 centimetri del cedimento di quelle sul lato opposto, verso via Gamba».
A detta dei tecnici tutto si è risolto bene. Sono state sufficienti pochissime ore per annullare gli scostamenti lignei di questi ultimi anni. Ora ad ovest il ponte poggia sulle gabbie metalliche costruite appositamente attorno a quel che resta delle stilate 3 e 4, che l’impresa Inco di Pergine, appaltatrice del restauro, inizierà a rimuovere completamente nell’alveo del Brenta. Quindi, la Inco procederà con la ricostruzione delle stesse, sostituendo il materiale ligneo deteriorato, a partire dalla nuova trave in acciaio di fondazione che sarà posata nelle prossime settimane.
Un’operazione pressoché impercettibile ad occhio nudo quella portata a termine ieri, ma fondamentale per completare il raddrizzamento della struttura palladiana. È stata eseguita con dodici martinetti idraulici, collegati ai sensori e alle apparecchiature elettroniche, posizionati in corrispondenza di ciascuna delle due stilate interessate. Una manovra che, ancora una volta, ha visto in azione, oltre agli addetti della Inco, il personale della C9 Costruzioni di Bolzano, società specializzata in opere di manutenzione di ponti, viadotti stradali e ferroviari, alla quale la ditta trentina si è affidata per questo particolare intervento che è uno dei più delicati del progetto di restauro in corso. La situazione è stata costantemente tenuta sotto controllo dalla strumentazione per verificare la reazione del ponte. Il divieto del transito pedonale sul monumento ha permesso anche di effettuare una prima pulizia del tetto. «Prima di procedere con il resto dei lavori, si è ritenuto di ripulire la parte della copertura - riferisce Zonta - Avremmo potuto farla anche più approfondita, pure all’interno del ponte, ma la scorsa settimana quando si era deciso questo intervento non si sapeva ancora della sospensione delle manifestazioni del Carnevale in piazza. E non ritenevamo opportuno prolungare la chiusura del passaggio proprio nei giorni delle vacanze scolastiche. Invece poi le cose sono andate diversamente».