Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ottiene la cittadinanza italiana: fermata con mezzo kg di cocaina
La giovane è stata bloccata a Vicenza Ovest: lo stupefacente era diretto a Padova
VICENZA Ha ottenuto la cittadinanza italiana da appena due mesi, a dicembre, e lunedì sera è stata arrestata al casello autostradale di Vicenza Ovest con oltre mezzo chilo di cocaina in auto. Droga che secondo gli investigatori era destinata al mercato padovano e che, una volta spacciata al dettaglio, avrebbe fruttato oltre
60mila euro.
A finire in manette è stata la
22enne Hajar Idrissi Hanafi, originaria del Marocco e formalmente residente in provincia di Oristano. Ieri mattina è comparsa per l’interrogatorio di convalida davanti al giudice di Vicenza Roberto Venditti, che ha disposto che continui a rimanere in carcere a Montorio Veronese dov’era stata trasferita dopo l’arresto. A fermarla con il carico illegale - 508 grammi di cocaina non «lavorata», quindi in forma solida - è stata la squadra mobile di Padova.
Un controllo antidroga mirato, quello messo in atto lunedì sera: gli agenti avevano infatti pattugliato i caselli autostradali lungo l’A4 TorinoTrieste. All’altezza dell’uscita di Vicenza Ovest la giovane è incappata negli investigatori che le hanno imposto di fermarsi. È scattato così il controllo dei documenti e in seguito la perquisizione dell’auto, in cui è stata rinvenuta la droga in sasso: era nascosta in un pacchetto anonimo, avvolto nel cellophane e stretto nel nastro adesivo. Un pezzo di oltre mezzo chilo di sostanza stupefacente, che avrebbe reso molto di più una volta tagliata, così da farne singole dosi. Sotto sequestro è finito anche il materiale per il confezionamento e per pesare la droga trovato sempre in possesso della giovane. A quanto pare un corriere che proprio in quanto donna poteva allontanare eventuali sospetti sul carico illegale che trasportava, ma non è stato così.
La 22enne, stando a quanto emerso, avrebbe dovuto portare lo stupefacente nel Padovano, lì dove - secondo i poliziotti - sarebbe stato anche smerciato. Ma il viaggio, il programma già stabilito, è stato fatto saltare dall’intervento dagli uomini della questura della città del Santo.
Indagini sono ora in corso per individuare il resto della catena dello spaccio: capire da dove provenisse la cocaina, da quale fornitore, e a chi in particolare fosse destinata. Tutti elementi che gli investigatori patavini contano di arrivare a raccogliere per chiudere il cerchio sul business illegale che vale decine di migliaia di euro. Solo lunedì sera a Vicenza i carabinieri avevano arrestato un tunisino clandestino di 33 anni che nascondeva un panetto di hashish negli slip: è stato controllato mentre si trovava in auto con due conoscenti in zona San Pio X. Portato in caserma e perquisito, è saltato fuori lo stupefacente.