Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il ritorno dei Van der Graaf Generator Al Geox in aprile il mito degli anni 70
IVan der Graaf Generator, «i filosofi del progressive rock», saranno al Gran Teatro Geox di Padova il 10 aprile per una tappa del tour europeo che festeggia i
50 anni dal loro (secondo) album «The least we can do is wave to each other» (ore
21.30, www.zedlive.com). Gli inizi della carriera del gruppo inglese risalgono alla fine degli anni ’60, anni in cui la band iniziò a modellare la propria particolarissima visione musicale con elementi di jazz, elettronica, classica, blues e soul, discostandosi in questo campo da altri gruppi storici del genere come Genesis, Yes, Jethro Tull e Emerson, Lake & Palmer più focalizzati sul rock.Originali nella scelta degli strumenti (organo, flauto, sassofono e piano molto più che chitarre), la musica dei Van der Graaf Generator si è sempre distinta per le atmosfere cupe e la mancanza di virtuosismi e barocchismi. Altro elemento che li ha resi riconoscibili dalle altre prog band è la presenza di testi estranei al folk o al sociale e legati più alla ricerca filosofica. Sul palco, a 9 anni dall’ultimo concerto veneto, la band ritroverà la formazione più famosa composta dalla batteria di Guy Evans, dalle tastiere di Hugh Banton e dalla voce (e piano e chitarra) di Peter Hammill. Il cantante Hammill è da sempre il vero motore della band, autore della grande maggioranza dei testi e delle musiche.