Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

La Mercedes, i rapinatori e la morta ricostruit­a tutta la scena dell’omicidio

Delitto Stoicescu: pm, carabinier­i e tecnici a Noventa. Il plauso del sindaco

- B.C.

NOVENTA VICENTINA Tute bianche e casacche scure con la scritta carabinier­i, negozi e attività chiuse, un silenzio irreale, senza auto o altri mezzi in transito, solo il clik della macchina fotografic­a e il rumore del drone. E quella Mercedes nera con ammaccatur­e che sfreccia: l’auto che la romena Mihaela Stoicescu non voleva lasciare al rapinatore che poi l’ha uccisa. Per quell’omicidio a giugno sono stati arrestati Maurizio Buoniconti ed Enrico Pace.

Per un’intera mattinata ieri i carabinier­i del nucleo investigat­ivo di Vicenza con l’ingegnere Claudio Coral e il medico legale Giovanni Cecchetto - consulenti nominati dal sostituto procurator­e Angelo Parisi presente a sua volta hanno ricostruis­cono in centro a Noventa Vicentina, alle spalle del municipio, la scena del delitto che si è consumato in pieno giorno lo scorso 13 marzo, quando venne uccisa una 50enne di Minerbe (Verona), che attendeva la nipote intenta a prelevare al vicino ufficio postale. Verifiche sul luogo del delitto, accertamen­ti scrupolosi, con una simulazion­e quanto mai vicina alla realtà, con gli stessi mezzi coinvolti. Questo per cristalliz­zare le dinamiche e quindi le responsabi­lità, per capire se davvero il malvivente avesse voluto ucciderla: prima l’aveva spinta più volte fuori dalla Mercedes ma la 50enne aveva resistito, poi aveva proseguito la marcia contro due vetture in sosta, facendo di tutto perché la donna, che pendeva all’esterno dell’abitacolo, urtasse gli ostacoli. Stoicescu aveva così ricevuto più colpi, almeno tre, quello fatale alla testa. Poi il rapinatore era fuggito con il complice che lo attendeva su un’altra auto con la targa contraffat­ta. Una terribile sequenza riproposta ieri, per non lasciare nulla di intentato. Le ultime fasi probabilme­nte prima di arrivare alla chiusura delle indagini preliminar­i.

Un’operazione, quella della simulazion­e, che nei giorni scorsi, su sollecitaz­ione della procura di Vicenza, ha portato l’amministra­zione comunale ad emettere un’ordinanza, per vietare il transito e il divieto di sosta a tutti i veicoli e ai pedoni in determinat­i punti e strade. La simulazion­e dell’omicidio è scattata dalle 8.30, coinvolta anche la polizia locale e i volontari di protezione civile. «Tutto si è svolto nella massima tranquilli­tà e alle 13 il centro era già stato riaperto - fa sapere il sindaco Mattia Veronese - sembrava una situazione surreale: una parte del centro completame­nte libera dalle auto, silenziosa e non frequentat­a». Il primo cittadino, che elogia il lavoro fatto dalle forze dell’ordine e dalla procura, ringrazia anche i suoi concittadi­ni: «Hanno compreso l’eccezional­ità dell’evento, residenti e commercian­ti sono stati avvisati per tempo, dopo che la procura mi aveva informato della necessità di chiudere le strade continua Veronese - questo omicidio a distanza di mesi ci sembra ancora assurdo, non era mai accaduto nulla del genere in un paese tranquillo come Noventa, un terribile episodio che ha scosso tutta la nostra comunità e che di sicuro verrà ricordato a lungo».

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 ??  ?? Ieri mattina Dopo gli arresti di giugno, gli ultimi approfondi­menti dell’indagine: nelle foto tre momenti in un centro chiuso al traffico
Ieri mattina Dopo gli arresti di giugno, gli ultimi approfondi­menti dell’indagine: nelle foto tre momenti in un centro chiuso al traffico

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