Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Guardia di Finanza in Comune
Vicenza, verifiche sulle autorizzazioni di «Cioccolandovi» in piazza dei Signori
VICENZA Prelibatezze e leccornie a base del cioccolato nel salotto buono della città ma a quanto pare senza le dovute autorizzazioni. Almeno è quello che dovrà verificare il pubblico ministero Claudia Brunino, che su input della Soprintendenza ai beni culturali di Verona vuole vedere chiaro su «CioccolandoVi». Proprio per questo ieri mattina il magistrato ha delegato gli investigatori della guardia di finanza per una «visita» in piazza Biade.
VICENZA Prelibatezze e leccornie a base del cioccolato più raffinato in esposizione e vendita nel salotto buono della città ma a quanto pare senza le dovute autorizzazioni.
Almeno è quello che dovrà verificare il pubblico ministero Claudia Brunino, che su input della Soprintendenza ai beni culturali di Verona vuole vedere chiaro sulla manifestazione di successo «CioccolandoVi», organizzata da Confcommercio e che ogni autunno, da 15 anni, si svolge in piazza dei Signori. Proprio per questo ieri mattina il magistrato ha delegato gli investigatori della guardia di finanza per una «visita» allo sportello Suap (Sportello unico per le attività produttive) del Comune di Vicenza, per scandagliare della documentazione. L’ufficio, che ha sede in piazza Biade è fa capo all’assessorato alle Attività produttive, è quello che per intenderci tratta le pratiche relative ad attività produttive e commerciali e la presenza dei militari non è passata inosservata. Al centro dell’attività dei militari c’erano le due edizioni del 2018 e di quest’anno della rassegna dedicata al cioccolato.
Secondo quanto filtra dagli ambienti di Palazzo Trissino, pare che i militari abbiano chiesto ai dipendenti di poter visionare le pratiche relative a quelle due edizioni a 360 gradi: dalle carte relativa alla concessione dell’occupazione del suolo pubblico all’elenco delle ditte che hanno lavorato per la manifestazione e fino alle planimetrie per la disposizione dei (tanti) gazebo e alle autorizzazioni richieste alla Soprintendenza per gli allestimenti all’ombra della Basilica palladiana. Autorizzazioni, queste ultime, che però non esistono: da quando è stata ideata la manifestazione, 15 anni fa, secondo quanto emerso da fonti comunali non sarebbe mai stata richiesta l’autorizzazione all’ente di Verona, in quanto non sono previsti palchi o grandi strutture ma ogni anno viene posizionata qualche decina di gazebo del tutto simili, secondo la tesi di Palazzo Trissino, a quelli che due volte a settimana occupano le piazze del centro in occasione del tradizionale mercato cittadino. In ogni caso l’operato degli investigatori al lavoro ieri in Comune – almeno secondo indiscrezioni – sarebbe stato motivato dalla necessità di valutare l’impatto visivo delle strutture, da collegare quindi alla tutela dei beni architettonici tutelati come la piazza centrale del capoluogo e l’area attorno alla Basilica. Anche perché la manifestazione organizzata dall’Ascom non si concentra solo in piazza dei Signori ma coinvolge anche piazza Biade, piazzetta Palladio e la vicina contra’ Garibaldi. Dal Comune fanno sapere di aver fornito la massima collaborazione ai militari e dagli ambienti dell’amministrazione filtra «estrema serenità» in merito alla visita degli investigatori della guardia di finanza. A quanto pare si tratterebbe comunque di un’indagine, quella del pubblico ministero, ancora in fase embrionale, senza nomi iscritti sul registro degli indagati.