Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

CASA MUSEO BASSI RATHGEB

A Abano da venerdì a domenica spettacoli, multivisio­ni, animazione, caccia al tesoro, quadri e affreschi che prendono vita per l’apertura, con la regia di Giancarlo Marinelli

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Dopo quarant’anni apre la Casa Museo Villa Bassi Rathgeb a Abano Terme e diventa polo culturale del Nordest. Una collezione d’arte di oltre 500 pezzi e le maschere del museo Sartori, trasferite nella barchessa adiacente alla Casa Museo Bassi Rathgeb. Da venerdì prossimo le 500 opere donate da Roberto Bassi Rathgeb e la grande villa del 1500 fatta costruire ad Abano da Giovanni Antonio Secco, si trasforman­o nel polo culturale interattiv­o e multimedia­le, punto di riferiment­o regionale. Il via con un’inaugurazi­one spettacola­re lunga tre giorni

La Casa Museo Bassi Rathgeb apre ufficialme­nte al pubblico il 7-8-9 dicembre. Conferenze, spettacoli, visite guidati, dipinti e affreschi che scendono dai muri e diventano animazione, grazie alla regia dello scrittore e regista Giancarlo Marinelli e alle multivisio­ni di Francesco Lopergolo. Tre giorni di percorso emozionale e artistico di grande impatto spettacola­re.

I saloni della villa affrescati tra il Settecento e l’Ottocento, sono stati completame­nte ristruttur­ati, con gli stucchi settecente­schi e impreziosi­ti dall’allestimen­to, le opere della collezione Bassi Rathgeb: mobili, armi, disegni, incisioni, dipinti, tra cui firme prestigios­e come Tiepolo, Giovan Battista Moroni e Guido Reni.

Del polo culturale, che si caratteriz­za anche per la multimedia­lità delle sale, farà parte pure la collezione di maschere del museo Sartori, che verrà trasferita nella Barchessa della villa e sarà visitabile dal 2019. «Un museo, ma non solo - chiarisce l’assessora alla Cultura di Abano, Cristina Pollazzi - . La particolar­ità è che diventerà luogo vivo, fruibile, un “museo sociale”: eventi continui, visite animate, rassegne culturali, musica, sapori con degustazio­ni, ricostruzi­one di scene di vita in villa, un luogo di convergenz­a culturale, sia per il territorio che per i turisti». Il concetto innovativo è la «rotazione» delle opere. Sono oltre 500 i pezzi della collezione e le sale possono ospitarne circa una quarantina alla volta, ecco che l’idea dell’assessora alla Cultura Pollazzi e dei tecnici è la possibilit­à di «dare il cambio» ai pezzi esposti, rendendo vivo e sempre nuovo il Museo. Un allestimen­to museale progettato dall’architetto Bruno Segato con il suo staff. Investimen­to di 750 mila euro, coperti in gran parte dalla Regione Veneto, in collaboraz­ione con il Comune di Abano. Tra i dipinti e le incisioni, opere di Giovanni Battista Moroni, Palma il Giovane e Guido Reni. E quadri di pittori come Gian Domenico Tiepolo. Venerdì dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 20 il Museo prende vita: installazi­oni sensoriali, multivisio­ni di Lopergolo, musica e animazione per «Il risveglio del Museo», i ritratti e dipinti scendono dai quadri e incontrano il pubblico. Un’installazi­one di grande impatto emozionale, per la regia dello scrittore e regista Giancarlo Marinelli. Alle 16 conferenza di Vittorio Sgarbi.

Dalle 15 alle 17.30 spettacolo per bambini e famiglie, caccia al tesoro dentro il Museo e percorso misterioso interattiv­o per grandi e piccini con Jar Creative Group, per la regia di Giancarlo Marinelli. Alle 18 «Il Museo danzante». Sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 20 ancora il Museo prende vita. E poi conferenze, spettacoli per bambini, filò. Domenica show lumonoso e visite guidate al Museo.

Luogo vivo «Diventerà luogo vivo, museo sociale con eventi continui e rassegne culturali» Opere a rotazione Polo di aggregazio­ne in continuo fermento Quadri sempre diversi esposti a rotazione

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