Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Secondo lavoro senza l’autorizzazione nuovi guai (e multa) per Titomanlio
L’ex cancelliere era commentatore in Tv. Un altro dipendente della Difesa collaborava con un gruppo di danza. Interviene la guardia di finanza
BASSANO Dipendenti pubblici con il secondo lavoro, peccato che non fosse stato autorizzato. E ora dovranno mettere mano al portafogli, così come dovranno fare le società private che avevano dato loro l’incarico, ree, secondo gli investigatori, di non aver effettuato tutte le verifiche del caso sul loro principale incarico e sull’ipotetica incompatibilità e irregolarità di lavori extra. Senza che per questi vi fosse il via libera del ministero.
Due i casi – per compensi totali di 85mila euro - che di recente i finanzieri di Vicenza, su delega del nucleo speciale anticorruzione, hanno segnalato alla presidenza del Consiglio dei ministri - dipartimento della Funzione pubblica, Ispettorato per la funzione pubblica. Si tratta di un bassanese fino a settembre 2017 al lavoro in tribunale a Vicenza e fuori da l’opinionista sportivo in una tv locale, l’altro un sardo in servizio come civile alla Legione carabinieri Sardegna, a Cagliari, e nel tempo libero impegnato nell’allestimento di palchi e scenografie per eventi, per una scuola di ballo di Bassano. Accomunati entrambi, secondo le indagini dei militari del colonnello Crescenzo Sciaraffa, dal fatto che per anni avevano arrotondato lo stipendio senza che la pubblica amministrazione di appartenenza avesse dato l’ok ai loro impieghi extra.
Uno di loro è un funzionario di cui tanto si è scritto: Stefano Titomanlio, 55enne bassanese, arrestato dai carabinieri nell’autunno dell’anno scorso a palazzo di giustizia, proprio nel momento in cui intascava una mazzetta. A giugno ha patteggiato due anni e nove mesi. Ora i detective del nucleo di polizia tributaria di Vicenza gli hanno contestato pure il fatto che dal 2007 al 2017 era comparso nelle trasmissioni di Tva Vicenza come opinionista sportivo, in veste di ex guardialinee di serie A. Non presenze occasionali ma continuative e regolarmente retribuite (con oltre 71mila euro). Tutto alla luce del sole, per quanto Titomanlio non avesse ottenuto il permesso del tribunale al secondo lavoro. Ed è così che lui e Videomedia Spa di Vicenza sono stati segnalati all’autorità di Governo competente con la contestazione di sanzioni amministrative per circa 144mila euro (il doppio di quanto erogato e percepito). Caso simile quello di Andrea Usai, 58enne di Quartu Sant’Elena, dipendente civile in capo al ministero della Difesa, che però non gli aveva autorizzato il secondo lavoro. Stando a quanto appurato dai finanzieri di Bassano tra 2015 e 2017 il cagliaritano aveva lavorato per alcuni eventi, in particolare per il montaggio di palchi e il noleggio di scenografie, per una realtà di Bassano affiliata alla Federazione italiana danza sportiva e cioè la G.D.S. International Dance Bassano, con sede in viale Vicenza. Per questa scuola Usai avrebbe staccato fatture per oltre 13mila euro, che gli erano state saldate. E ora sia al dipendente pubblico che alla scuola che gli aveva commissionato i lavori i militari del capitano Michele Piazzolla hanno contestato una sanzione di oltre 26mila euro.