Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Accoglienz­a, bando minori a rischio Maino: valuteremo costi e benefici

Meno richiedent­i asilo da ospitare e ora l’incognita sul progetto Sprar per under 18

- Gian Maria Collicelli

Profughi Il bando per 50 adulti ha un costo di 1,6 milioni di euro

VICENZA Prima l’annuncio di voler ridurre la quota di richiedent­i asilo ospitati a Vicenza nell’ambito del progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedent­i asilo e rifugiati), ora l’ipotesi di non rinnovare lo stesso progetto relativo, però, ai minori stranieri non accompagna­ti. Ovvero al servizio che tuttora garantisce posto per dieci stranieri minorenni e affidato al «Villaggio Sos» di viale Trieste. «Pensiamo di non rinnovare quel bando - dichiara l’assessore alla Famiglia, Silvia Maino - anche se per il momento non abbiamo ancora deciso. Faremo le valutazion­i rispetto ai costi e ai benefici di quel servizio ma l’orientamen­to al momento è di non rinnovarlo».

La Giunta del sindaco, Francesco Rucco, prende una posizione netta nei confronti del tema dei migranti. Ed è una posizione critica, specie nei confronti dei progetti di accoglienz­a già definiti dalla precedente amministra­zione. Uno è quello relativo al progetto Sprar per minori, ovvero il servizio affidato due anni fa all’associazio­ne «Villaggio Sos» al costo di 531 mila euro (finanziati dallo Stato) e che prevedeva, oltre al vitto e alloggio per dieci minori stranieri non accompagna­ti, anche percorsi di inclusione sociale, l’insegnamen­to della lingua italiana e l’accompagna­mento all’inseriment­o lavorativo e sociale. Ad oggi quel servide zio è ancora attivo, prevede la possibilit­à di ospitare sette maschi negli spazi del «Villaggio Sos» e tre femmine nei locali della cooperativ­a «Tangram» e la scadenza è fissata al 31 dicembre 2019. Oltre quella data, però, il progetto potrebbe arenarsi proprio per volontà del Comune, che nel frattempo sta studiando la possibilit­à di mettere mano anche a un altro fronte, sempre riguardant­e i richiedent­i asilo, ovvero il bando per l’adesione al sistema Sprar, stavolta per adulti.

Il Comune ha steso un bando - emanato dalla Provincia come ente appaltante - che preve- l’accoglienz­a di 50 richiedent­i asilo con l’adesione di due soggetti (cooperativ­e o associazio­ni, ognuna con 25 migranti a testa) dal 1 settembre di quest’anno al 31 dicembre 2020, a un costo fissato in 1,6 milioni di euro e sotto la regia dell’ente locale. Il valore complessiv­o del progetto potrebbe pure salire fino a 3,5 milioni di euro se saranno ampliati i soggetti coinvolti (fino a 6) e quindi anche il numero di richiedent­i asilo ospitati, ma nel mirino dell’amministra­zione non c’è un ampliament­o bensì una riduzione di quella quota: «Abbiamo ereditato quel progetto già confeziona­to e pronto - spiega Maino - e non c’erano gravi motivi per annullarlo, per questo l’abbiamo mantenuto. Però stiamo cercando di capire cosa è possibile fare per ridurre il numero delle persone ospitate, perché secondo alcune nostre informazio­ni ci sarebbe spazio per diminuire la quota del venti per cento (ovvero 10 posti in meno, ndr)».

Il bando di gara, emanato il 30 luglio scorso, scade il prossimo 30 agosto e dunque in quella data si conosceran­no le realtà del terzo settore che si saranno fatte avanti per offrire accoglienz­a e progetti di integrazio­ne ai migranti a Vicenza.

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