Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Appalti truccati per i bus L’ex dirigente di Ftv paga con un anno e otto mesi

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VERONA Rischiavan­o complessiv­amente 34 anni di reclusione. Pene pesanti, quelle chieste dal pm Valeria Ardito con la requisitor­ia al processo sui presunti «appalti truccati» in Atv. Ma nella tarda mattinata di ieri, dal Tribunale collegiale scaligero presieduto dal giudice Sandro Sperandio, sono state inflitte due sole condanne, per un totale di 5 anni e 8 mesi di carcere. L’allora dirigente di Ftv Antonio Donà (nel frattempo uscito dall’organigram­ma aziendale e difeso dal legale Lino Roetta), a cui è stato comminato un anno e 0tto mesi di reclusione e l’ormai ex imprendito­re Diego Nicolini, che dovrà scontare quattro anni di cella. A fronte di un «carnet» di reati che vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta, dalla bancarotta fraudolent­a alla rivelazion­e di notizie coperte dal segreto d’ufficio, in aula risultavan­o sotto accusa e ieri sono stati assolti l’ex presidente dell’Atv Gianluigi Soardi (difeso dal legale Paolo Pellicini) e l’avvocato Giorgio Cugola (assistito dall’avvocato Lorenzo Ferraresi) che, così come Donà, dovevano rispondere di turbativa d’asta oltre che di corruzione. Contestazi­oni meno gravi, invece, all’assistente della Polstrada Mirco Venturato, al consulente Alberto Gobbo, all’imprendito­re Daniele Bonora: anche per loro, dal collegio, è giunto un verdetto di assoluzion­e. E a giudizio c’era anche la Gestioni Nicolini srl (ora Agsel), che ieri è stata condannata al pagamento di duecento quote. In alcuni casi l’assoluzion­e è stata decretata per avvenuta prescrizio­ne, in altri invece (come per Cugola) nel merito: per conoscere nel dettaglio le motivazion­i, però, sarà ora necessario attendere il deposito delle motivazion­i da parte dei giudici.

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