Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Cento bimbi no vax ritirati da scuola. Prima diffida legale

Madre dall’avvocato contro l’accesso negato

- Gloria Bertasi

VENEZIA C’è il bambino escluso da una scuola materna nel Por- togruarese la cui madre ha deci- so di rivolgersi a un avvocato. Ci sono i dieci non accolti nelle scuole paritarie di Padova, un altro bimbo nel Vicentino e oltre cento ritiri volontari, no-vax convinti che non vogliono sottostare agli obblighi del decreto Lorenzin. Intanto ieri, dopo tre mesi lontani dai banchi, quasi 600 mila alunni e studenti sono tornati in classe. Un inizio soft con gli orari ridotti in tutte le scuole, dalle elementari alle superiori. Pochi i disagi.

VENEZIA C’è il bambino escluso da una scuola materna nel Portogruar­ese la cui madre ha deciso di rivolgersi a un avvocato. Ci sono i dieci non accolti nelle scuole paritarie di Padova, un altro bimbo nel Vicentino e oltre cento ritiri volontari, no-vax convinti che non vogliono sottostare agli obblighi del decreto Lorenzin.

Ieri, dopo tre mesi lontani da banchi e aule, quasi 600 mila alunni e studenti sono tornati a scuola. Un inizio soft con solo due ore di lezione per le classi prime di medie e superiori e orari ridotti anche nelle elementari (il tempo pieno non è ancora partito) e, in generale, in tutte le scuole. Non è una novità del 2017, ogni anno accade e le criticità per i supplenti da chiamare, gli insegnanti di sostegno con troppi alunni da seguire, per eventuali disagi e disservizi emergerann­o di qui a breve, quando da provvisori­o l’orario in classe diventerà definitivo.

Nella scuola dell’obbligo, la consegna delle autocertif­icazioni va fatta entro il 31 ottobre, nei nidi e nelle materne, invece, iniziano ad esserci le prime defezioni dalle scuole e i primi «dinieghi d’accesso». Fism, la Federazion­e delle scuole paritarie, sta monitorand­o la situazione nei suoi 1.043 istituti veneti frequentat­i da 92 mila bambini, pari al 65 per cento degli iscritti nelle scuole di infanzia.

A Padova, di 16 mila bimbi in 204 scuole, 10 non sono stati accolti. «I genitori hanno informato che non avrebbero consegnato alcun modulo», spiega il presidente di Fism Veneto Stefano Cecchin. Altri 30 sono stati ritirati nel Padovano, 18 invece nel Veneziano. Qui, in 43 istituti (di 130 della città metropolit­ana) con 3.700 iscritti, ci sono 35 bimbi non ancora arrivati in classe. Alcune mamme e papà hanno comunicato che attendono che la situazione si chiarisca, nella speranza di nuove deroghe, altri che stanno raccoglien­do i documenti necessari. Il caso più eclatante di esclusione da una materna è successo nel Portogruar­ese. Una famiglia ha consegnato la raccomanda­ta con ricevuta di ritorno inviata all’Usl per l’appuntamen­to per «l’eventuale vaccinazio­ne». La parola «eventuale» ha agito da discrimina­nte e al bimbo è stata rifiutata la frequenza. La madre si è rivolta all’avvocato Giorgia Tripoli: «Faremo una diffida e poi eventualme­nte impugnerem­o il diniego all’accesso - dice I genitori hanno inserito il termine “eventuale” perché spetta al medico stabilire se il bambino può vaccinarsi e quali vaccini somministr­are».

Terminato il caos delle autocertif­icazioni, si aprirà quello dei certificat­i vaccinali. Qualche Usl dice che basterà portare a scuola, entro il 10 marzo, il li-

 L’avvocato Faremo una diffida alla scuola, poi impugnerem­o il diniego d’accesso

bretto vaccinale ma Fism mette le mani avanti. «Non siamo medici, non possiamo assumerci la responsabi­lità di accettare un documento magari incompleto – spiega Cecchin -, se passerà questa linea, obietterem­o. È l’Usl che deve produrre il certificat­o». Fism come l’Ufficio scolastico regionale spera che la Regione sottoscriv­a un’intesa per il trasferime­nto diretto degli atti sanitari da aziende a scuole, anche se il Garante della privacy, in risposta ad un quesito toscano, ha risposto che non si può.

Intanto, i consiglier­i regionali di Centro destra Veneto – autonomia e libertà Stefano Casali, Fabiano Barbisan e Andrea Bassi chiedono che l’obbligo vaccinale sia esteso a profughi e richiedent­i asilo.

 ?? (Foto Errebi) ?? Suona la campanella
(Foto Errebi) Suona la campanella

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy