Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Centri vietati ai tir e jersey antitraffi­co

I prefetti ai sindaci: allargate le isole pedonali e proteggete le vie affollate. I nodi dei grandi eventi a Venezia, l’appello di Jesolo

- Michela Nicolussi Moro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VENEZIA Dopo l’attentato di Barcellona e la riunione del Comitato di analisi strategica antiterror­ismo, riunito ieri mattina al Viminale, alle prefetture è arrivata una circolare con la quale il ministro dell’Interno, Marco Minniti, chiede di mantenere alta la vigilanza — già al livello di allerta 2 su 3 dagli attentati di Parigi del novembre 2015 — e di potenziare le misure di sicurezza a tutela degli obiettivi sensibili e dei luoghi più affollati. «Attraverso i Comitati provincial­i per l’ordine e la sicurezza pubblica, che saranno convocati con la partecipaz­ione dei sindaci e in sinergia con le polizie locali — è il contenuto della direttiva — dovrà svolgersi un attento monitoragg­io sugli eventi programmat­i sul territorio». E il Veneto, che conta oltre cento dei 13.421 siti ad alto rischio indicati dal Viminale (piazza San Marco e relativa Basilica, la base Nato di Vicenza, le Basiliche di Sant’Antonio a Padova e palladiana a Vicenza, l’Arena di Verona, le sinagoghe, l’aeroporto Marco Polo di Tessera e poi caserme, ambasciate, teatri come La Fenice e l’Olimpico, centri commercial­i, stazioni ferroviari­e, sedi istituzion­ali, acquedotti e oleodotti, autostrade, redazioni giornalist­iche, grandi alberghi, scuole per stranieri), si sta organizzan­do.

Vista la nuova, micidiale, arma imbracciat­a dai terroristi a Nizza, Berlino, Londra e Barcellona, cioè veicoli lanciati sulla folla, il diktat è: vietare al traffico vie e zone ad alta frequentaz­ione. «Nelle riunioni convocate in vista dell’estate avevo già comunicato ai sindaci l’esigenza di prevedere sistemi che non consentano il passaggio nè l’ingresso di pullman, tir o auto in aree che attirino assembrame­nti di persone — conferma il prefetto di Venezia, Carlo Boffi —. Ho chiesto di usare intelligen­za e buonsenso, per esempio spostando pure i camion della nettezza urbana. Il rischio ora è l’effetto emulazione, da parte di simpatizza­nti dell’Isis ma anche di individui destabiliz­zati che possano sfogare la loro rabbia con le stesse modalità. In particolar­e il venerdì e il sabato sera è bene trasformar­e in isole pedonali le strade più affollate, proprio per impedire che un mezzo possa lanciarsi in mezzo alla gente». Mercoledì il prefetto di Venezia terrà un vertice con forze dell’ordine e sindaci, anche del litorale, per concordare specifiche misure in vista della Mostra del Cinema e di altri appuntamen­ti clou. «Da una settimana ci prepariamo agli eventi internazio­nali in programma a Venezia dal 30 agosto al 10 settembre — aggiunge il questore Vito Danilo Gagliardi — come la regata storica, il Premio Campiello, l’inaugurazi­one della Mostra del Cinema con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Dipartimen­to di pubblica sicurezza ha emanato particolar­i disposizio­ni e inviato supporti per garantire la massima serenità allo svolgiment­o di ogni manifestaz­ione. Per esempio controlli alla stazione ferroviari­a di Santa Lucia, Unità operative di pronto intervento in posizioni strategich­e, potenziame­nto dei servizi d’acqua. Possiamo disporre di diverse centinaia di uomini in più e di apparecchi­ature sofisticat­e. Venezia è al centro del mondo e di tutte le attenzioni, ma è una città molto sicura».

Lavori in corso anche a Verona. «Riposizion­eremo i jersey anti-tir in piazza Bra — anticipa il prefetto vicario Angelo Sidoti —. Se finora erano sistemati in via Roma e in Corso Porta Nuova in occasione degli spettacoli in Arena, da stasera (ieri, diventano fissi fino al termine della stagione artistica. E si spostano dalla strada a sotto il listòn, presidiati dai vigili e dai militari, questi ultimi dotati di arma lunga. Inoltre le squadre anti-terrorismo controllan­o sui mezzi blindati e a piedi le strade del centro storico, obiettivo sensibile. E la prossima settimana terremo un Comitato per l’ordine pubblico con i sindaci dei Comuni del lago di Garda, quest’anno caratteriz­zati da un grande afflusso». Massima allerta a Padova, che può contare sulle squadre anti-terrorismo di polizia e carabinier­i, oltre che sui soldati dell’operazione «Strade sicure» (200 tra la città del Santo, Verona e Venezia).

«Anche noi, all’inizio del mese, abbiamo richiesto un’aliquota di militari — rivela Lucio Parente, prefetto vicario di Vicenza — per integrare la sorveglian­za agli obiettivi sensibili. E poi abbiamo allertato i Comuni in merito alle manifestaz­ioni di una certa importanza». A Treviso la questura, oltre a ricorrere agli «ostacoli fissi» anti-traffico negli eventi di rilievo, ha sensibiliz­zato il personale «a prestare la massima attenzione nei controlli, utilizzand­o presidi di autodifesa», come giubbotti anti-proiettile e caschi. Tutte accortezze che rischiano di non bastare a Jesolo, dove via Bafile è otto volte più grande della rambla di Barcellona. «Il corso centrale è lungo 8 chilometri e ha centinaia di accessi — avverte il sindaco Valerio Zoggia — è impossibil­e pattugliar­lo con appena 50 vigili, impegnati in altre mille attività. Senza contare che tutte le sere in ogni piazza c’è un evento capace di attirare migliaia di persone. O il governo ci consente di assumere altri agenti sforando il Patto di stabilità, oppure ci doti del posto fisso di polizia da noi richiesto invano, altrimenti è inutile che il Viminale chieda di alzare la vigilanza. Siamo vulnerabil­i, ma non per colpa nostra».

 Zoggia Via Bafile otto volte più lunga della rambla ma pochi vigili

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 ??  ?? A Verona Si posizionan­o in piazza Bra i new jersey anti-terrorismo, che da provvisori diventano fissi (Sartori)
A Verona Si posizionan­o in piazza Bra i new jersey anti-terrorismo, che da provvisori diventano fissi (Sartori)
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A Padova Le squadre anti-terrorismo pattuglian­o il centro storico e le zone sensibili della città

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