Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
I dem rigettano l’accusa di immobilismo «In pressing sul governo fin dall’inizio la commissione d’inchiesta grazie a noi»
VENEZIA Il governo ha avviato una complessa trattativa con Bruxelles per chiudere la ricapitalizzazione di Popolare Vicenza e Veneto Banca e salvare i due istituti di credito dal fallimento. Nel frattempo, si assiste ad un duro rinfacciarsi di responsabilità: il governatore Luca Zaia accusa l’esecutivo Gentiloni di non fare abbastanza; il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta accusa la Regione di «fiancheggiare», più o meno consapevolmente, i fan del bail-in. E il Pd, che del governo è l’azionista di maggioranza, con i suoi rappresentanti territoriali, i deputati, i senatori e i consiglieri regionali, come si sta muovendo in questa partita? Sta facendo il possibile per convincere il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan a non mollare la presa sull’Ue? Padoan, intervistato dal Financial Times, assicura: «Stiamo lavorando 24 ore al giorno». E la senatrice Laura Puppato, ex sindaco di Montebelluna, la città di Veneto Banca, aggiunge: «Tutto quel che potevamo fare, l’abbiamo fatto. Penso alla commissione bicamerale d’inchiesta, già approvata al Senato e in via di approvazione alla Camera; ai 20 miliardi stanziati per gli istituti in crisi, dove abbiamo preteso che accanto a Montepaschi fossero esplicitamente citate le ex popolari venete; all’intervento di Atlante, entrato in campo sotto la regia di Cassa depositi e prestiti. Io stessa ho un dialogo aperto col presidente di Veneto Banca Massimo Lanza, che sta lavorando benissimo. Ma certo non si può far finta di non vedere da dove si era partiti, con le banche praticamente azzerate dalla mala gestio». Anche il deputato Federico Ginato, vicentino che siede in commissione Finanze a Montecitorio, rispedisce le accuse al mittente: «Ma quale immobilismo, la questione è sempre stata seguita da vicino da tutti noi, ci sono gli atti parlamentari a testimoniarlo. Poi è chiaro che lo Stato può muoversi solo all’interno dei paletti posti dall’Europa, i vincoli sulla concorrenza. E mi resta una curiosità: non era la Lega quella contraria, da sempre, al salvataggio delle banche con soldi pubblici? Ora ha cambiato idea? Oppure Mps no e le popolari venete sì?». Chiude Alessandra Moretti, consigliere regionale che fa da ufficiale di collegamento con Roma: «Mentre il M5s si asteneva, il Pd ha votato proprio su nostra sollecitazione la commissione di inchiesta che individuerà i responsabili di ciò che è accaduto. Il governo attraverso Cassa depositi e prestiti ha dato vita ad Atlante. Ora serve una nuova ricapitalizzazione, è vero, ma lo Stato, pur avendo detto di volerlo fare, non può intervenire, perché manca il via libera dell’Ue. Ed è a questo che si sta lavorando».