Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

La quota rosa delle stelle Un altro fronte a tavola, le chef

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Sono molti i settori in cui una posizione di leadership al femminile è un’eccezione, poiché si è convinti che una donna, pur talentuosa e dedita al proprio lavoro, ad un certo punto della sua carriera può decidere di dedicarsi anche alla famiglia abbandonan­do le proprie ambizioni. Accade anche nella ristorazio­ne. Eppure l’autorevole Guida Michelin premia con le sue stelle ben 45 ristoranti guidati da donne in Italia sul totale di 110 donne stellate nel mondo. Nonostante i premi e i riconoscim­enti, le donne chef faticano a comunicare il loro talento in un mondo spesso maschilist­a. Devono fare sistema per far emergere la loro voce, e ad aiutarle ci ha pensato la Maison di Champagne Veuve Clicquot che ha dato vita al progetto «Atelier des Grandes Dames» un network ideato per sostenere i talenti femminili dell’alta ristorazio­ne. Il progetto trae ispirazion­e dalla figura di Barbe Nicole Ponsardin, che rimasta vedova a soli 27 anni prese le redini della Maison, divenendo la prima donna imprenditr­ice in Champagne. In un tempo in cui le donne non avevano nemmeno il diritto di firmare i documenti, riuscì a dare concretezz­a alle sue intuizioni visionarie ed innovative, divenendo «La Grande Dame de la Champagne». Ad oggi sono ben 13 le donne chef stellate che sono entrate a far parte dell’«Atelier des Grandes Dames» : Martina Caruso dell’Hotel Signum a Malfa di Salina (Me), Maria Cicorella al Ristorante Pasha di Conversano (Ba), Michelina Fischetti all’Oasis Sapori Antichi di Vallesacca­rda (Av), Tina Cosenza al Ristorante Teresa di Genova Pegli, Giuliana Germiniasi al Ristorante Capriccio di Manerba del Garda (Bs), Antonia Klugmann de L’Argine a Vencò a Dolegna del Collio (Go) Anna Tuti al Castello di Triussio dell’Aquila d’Oro (Go), Mara Zanetti al Ristorante Osteria da Fiore di Venezia, Isa Mazzocchi de La Palta di Borgonovo Val Tidone (Pc), Aurora Mazzucchel­li del Ristorante Marconi a Sasso Marconi (Bo), Fabrizia Meroi del Ristorante Laite di Sappada (Bl), Marianna Vitale al Sud Ristorante di Quarto (Na) e infine Caterina Ceraudo al Dattilo di Strongoli (Kr), quest’anno è insignita dalla Michelin Donna Chef dell’anno.

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