Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
A maggio è atteso il Giro d’Italia 200mila euro per sistemare le strade Riqualificazione della provinciale che va da Valstagna a Foza
Buone notizie per gli amanti delle due ruote e per chi, quotidianamente, dal Bassanese e dalla pianura deve raggiungere l’altopiano di Asiago attraverso la provinciale Valstagna-Foza.
I quattordici chilometri di salita che collegano i due centri abitati infatti saranno attraversati il prossimo 27 maggio dal passaggio del Giro d’Italia. E la provincia, in accordo con gli organizzatori della corsa rosa, ha programmato un importante intervento di riqualificazione e asfaltatura del manto stradale esistente, danneggiato in più punti a causa delle temperature rigide e dell’usura causata dal passare del tempo.
«Approfittiamo del passaggio del Giro d’Italia per mettere in sicurezza un asse completo, quello che va da Foza a Gallio. E, con l’occasione, anche qualche altro tratto che necessita di manutenzione – spiega il consigliere provinciale delegato alla costruzione e gestione delle strade Renzo Marangon - l’obiettivo è quello di sistemare il manto stradale con un’operazione che possa essere quanto più completo possibile, quindi in grado di durare nel tempo. Si tratta di un intervento a ribasso di circa duecentomila euro messo in atto dalla provincia che anche in questo modo supporta la tappa di Asiago della manifestazione ciclistica più importante del nostro paese».
In programma il prossimo 27 maggio, il passaggio lungo la strada che collega Valstagna a Foza è inserito nella Pordenone-Asiago, penultima tappa del prossimo Giro d’Italia che si concluderà poi il 28 maggio con l’arrivo della cronometro che scatterà da Monza per concludersi a Milano. 190 chilometri totali per la sfida del 27, all’interno dei quali i 14 di ascesa verso l’altopiano di Asiago potrebbero risultare decisivi in caso di classifica incerta ad un solo giorno di gare dalla conclusione e dall’assegnazione della maglia rosa.
Una volta completata la salita, i ciclisti pedaleranno fino ad abbracciare i grandi luoghi del ciclismo locale, passando sotto al Sacrario Militare del Leiten e chiudendo con l’arrivo previsto davanti alla vecchia stazione, in viale Garibaldi ad Asiago. Più volte danneggiata in passato anche dai numerosi mezzi pesanti al lavoro nelle cave presenti sul versante di montagna che collega la pianura all’asiaghese, la provinciale che conduce a Foza è da sempre sotto i riflettori.
Buche, dissesti e tratti particolarmente difficili da percorrere sono stati periodicamente rattoppati con interventi più o meno corposi; stavolta però nulla potrà sfuggire all’intervento della provincia, pronta a dare il massimo per far si che la grande visibilità offerta dal passaggio del Giro d’Italia non si trasformi in un pericoloso boomerang in fatto di ritorno d’immagine e appeal turistico.
In positivo, la cronoscalata di Cima Grappa del 2014 insegna, con spettacolo e cartoline indimenticabili lungo le strade della corsa rosa.