Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Capodanno verso il tutto esaurito «Ma sul turismo serve fare squadra»
Astuni: trend in aumento rispetto all’anno scorso però serve un progetto nuovo
BASSANO Natale con i tuoi e Capodanno a Bassano. È questo, in sintesi, l’andamento delle prenotazioni alberghiere nella città del Grappa per le feste di fine d’anno. A cavallo di San Silvestro, gli alberghi del territorio registrano presenze che vanno dall’80 per cento al tutto esaurito delle capacità ricettive. La maggioranza di coloro che hanno scelto il Bassanese per salutare il nuovo anno è di nazionalità italiana, mentre gli stranieri, in particolare tedeschi, arrivano tramite agenzia. Per tutti il soggiorno sarà breve, con una permanenza media di un paio di giorni. Guardando ai numeri del 2016, gli operatori del settore alberghiero sono moderatamente soddisfatti.
«Il trend è in aumento rispetto all’anno precedente – conferma Roberto Astuni, presidente della categoria mandamentale di Confcommercio – Dopo un Natale molto sottotono, è in arrivo un Capodanno da sold out. È stato comunque un anno buono, complice il perdurare della bella stagione e il sempre importante apporto del cicloturismo di cui hanno beneficiato non solo i bike hotel, ma molti settori economici». Aumentano le presenze, ma non i tempi di permanenza media dei turisti. «Non basta organizzare eventi – osserva il presidente – bisogna investire in un vero marketing turistico. Purtroppo, ci mancano ancora la costruzione di un’identità territoriale e un’adeguata promozione. Sono passaggi necessari per far compiere un salto di qualità al nostro sistema turismo, che va dotato di un management e di un prodotto spendibile sui circuiti internazionali. È un tipo di approccio industriale, un modello più incisivo, come quello proposto dal Marchio d’area. Già diffuso altrove, lo stiamo spingendo, cercando la collaborazione di enti pubblici e dei soggetti che operano nel settore».
Secondo Astuni, «se ci fosse un’offerta pacchettizzata, i visitatori si fermerebbero più a lungo». «Ai turisti vanno comunicate le peculiarità e le attrazioni locali, proponendo itinerari organizzati di cose da fare e da vedere – insiste - Purtroppo è proprio il territorio a non essere pienamente consapevole delle enormi potenzialità del turismo. Che potrebbe crescere diventano una voce importante per la nostra economia. Ma per essere un distretto di riconosciuto richiamo, dobbiamo valorizzare le eccellenze e saperle comunicare in Italia e all’estero». Cicloturismo, cultura, arte e storia, ambiente, enogastronomia, sport ed escursionismo, rete museale diffusa dovrebbero essere proposti con un unico marchio d’area. «Si possono creare dei circuiti tra Bassano con Operaestate, Marostica con gli scacchi, Valstagna con le zattere, Romano con il Grappa, Nove con la ceramica– sottolinea Astuni – Le basi del processo sono state gettate dal Tavolo di marketing territoriale dell’associazione Territori del Brenta. Il marchio d’area che suggerisce non è un semplice logo da appiccicare all’ingresso di un hotel o di un ristorante, ma il riconoscimento del valore di un comprensorio che si propone sul mercato turistico».
«Servono convinzione e coraggio – conclude il presidente - Oggi il fattore più importante per il turismo è la comunicazione, ma prima dobbiamo costruire la struttura attrattiva. Che non è fatta solo da monumenti o alberghi all’altezza, ma di tante unicità ed eccellenze».
Astuni Studiamo un piano marketing per il settore