Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
PIAZZE E BUON SENSO
Il progetto di trasformare la caserma del Primo Roc di Abano Terme in hub provinciale per l’accoglienza dei profughi è saltato. Dopo la grande fiaccolata di martedì sera con migliaia di cittadini contrari all’arrivo dei migranti nell’ex base militare, era inevitabile il dietro front. Troppe tensioni, troppi ostacoli. A influire sulla decisione di buon senso anche una valutazione logistica del sito non soddisfacente. Dunque, per centinaia di migranti urge trovare un’altra soluzione. Ora si ipotizza di distribuirli in alcuni hotel dismessi. Vedremo anche in questo caso che reazioni susciterà. In ogni caso, alla resa dei conti la protesta dei comitati offre più di un valore simbolico. In verità sancisce una (ri)definizione del rapporto stato-comunità con un’oggettiva assunzione di responsabilità in nome della reciprocità e non di decisioni calate dall’alto. Non c’è solo il caso Abano. Ieri a Treviso è scoppiata un altro caso: la protesta di un centinaio di migranti senza documenti in piazza dei Signori. Anche qui bisognerà trovare presto una risposta. Risposta sempre più difficile in un Veneto in cui i sindaci dicono no, come ha ricordato ieri in audizione alla Camera il prefetto Cuttaia. Stato, profughi, accoglienza. Tre parole che ormai evocano una sorta di brogliaccio del welfare dove ogni giorno sono chiamati in causa non solo forze dell’ordine e magistratura ma anche Governo, Regioni, Comuni, Terzo settore, cittadini. E’ una giungla. Ma non è come la «giungla» di Calais a ridosso del Tunnel della Manica, dove l’altro giorno Francois Hollande ha sì visitato il più grande campo accoglienza per profughi (tra gli 8 e i 10mila) ma ne ha soprattutto annunciato lo smantellamento. La «giungla» italiana per profughi rimanda invece ad una Babele di leggi, regolamenti, codici. Ora si scopre che il Governo ha esaurito i fondi destinati all’accoglienza: mancano 600 milioni di euro di cui 48 in Veneto. Drammatico il capitolo coop. In Veneto fanno sapere che diserteranno i prossimi bandi. In tale realtà questo giornale ha denunciato più di un caso di malcostume. Vicende simili si segnalano anche a Gorizia, Roma, Lecce, Trapani. Non si dimentichi poi «Mafia capitale» e il processo in corso sul grande affare dei migranti.