Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ricorso al Tar blocca l’opera anti-alluvione «La gara è da rifare»
VICENZA E’ una delle opere anti-alluvione più attese dai vicentini, non fosse altro perché è l’unica prevista nel territorio del capoluogo. E’ stata finanziata dalla Regione, si è chiusa la gara d’appalto ma ora, proprio al via dei lavori, ecco lo stop: la realizzazione del bacino di viale Diaz è bloccata da un ricorso. E almeno fino a ottobre i lavori non potranno partire. L’opera è l’invaso che la Regione ha previsto di costruire a monte di viale Diaz, parte del piano messo a punto da Venezia per scongiurare una nuova alluvione come quella che nel 2010 colpì mezzo Veneto . Nelle varie opere finanziate in territorio vicentino, fra cui anche il bacino di laminazione di Caldogno, rientra pure l’invaso in viale Diaz: una cassa di espansione per il fiume Bacchiglione in grado di contenere 1,2 milioni di metri cubi d’acqua «ma soprattutto – è la tesi dalla Regione - di abbattere i colmi di piena di circa 30 metri cubi al secondo, garantendo la salvaguardia idraulica di Vicenza». L’opera vale 18 milioni di euro e la gara d’appalto si è chiusa il 22 aprile scorso: ad aggiudicarsi l’intervento è stata l’associazione temporanea di imprese formata dalle due ditte vicentine «Traverso costruzioni srl» e «Consultecna srl». Le due realtà che avevano scadenze precise: tre mesi per la presentazione del progetto esecutivo del bacino e 600 giorni per la realizzazione, con la fine-lavori prevista nell’estate del 2018. Ma i tempi, ora, slitteranno e l’inizio dei lavori non potrà avvenire prima dell’autunno. Il motivo è semplice: una delle aziende che non ha vinto il bando di gara ha presentato ricorso al Tar chiedendo la sospensiva del procedimento di aggiudicazione dei lavori e la revisione delle procedure di gara. E i giudici si sono già espressi sulla prima richiesta: il tribunale di Venezia ha concesso la sospensiva, congelando di fatto l’assegnazione del bando alle due realtà vicentine, che non sono partite con i lavori. «La sentenza del tribunale amministrativo – dichiara il neo-direttore del Genio civile , Mauro Roncada – è prevista in ottobre e dunque fino a quella data non ci sarà alcun passo avanti rispetto all’opera. Siamo fermi. E se i giudici accoglieranno il ricorso, dovremo ripetere la gara d’appalto».