Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Quartiere senza servizi e nuove strade Summit urgente fra Comune ed Etra
Rivolta della zona Prè, schiacciata da tempo fra traffico e digestore dei rifiuti
BASSANO I residenti protestano per la mancata realizzazione della sede del quartiere in zona Prè, promessa alcuni anni fa, e il Comune invita Etra a sedersi attorno ad un tavolo per risolvere definitivamente la questione. La giunta ha infatti convocato i vertici della società per rimettere ordine in un’intricata vicenda che si trascina da anni.
Per richiamare l’attenzione sul problema, una delegazione degli abitanti si era presentata all’ultimo consiglio comunale indossando una maglietta con la scritta «Rispetto per quartiere Prè». Una protesta silenziosa e composta, ma che ha espresso lo stato d’animo di chi attende una risposta concreta a fronte di quei disagi quotidiani legati alla fragilità della rete viaria di una zona di confine, ma soprattutto alla convivenza con il digestore dei rifiuti.
In particolare, i residenti lamentano la latitanza della municipalità rispetto ad alcuni interventi pubblici, primo fra tutti l’attesa realizzazione della sede del quartiere. Una struttura del valore di circa 800 mila euro. In secondo luogo, chiedono l’allargamento di via Cartigliana, un’arteria ad intenso traffico di mezzi pesanti, ma stretta e dissestata, quindi pericolosa.
«Non ci siamo dimenticati – replica il vicesindaco Roberto Campagnolo – i tempi per la costruzione della sede si sono dilatati perché la questione è complicata dal punto di vista burocratico. La convenzione sottoscritta alcuni anni fa coinvolge tre soggetti giuridicamente differenti: il Comune, Etra e il comitato di quartiere. Inoltre, lo scorso anno c’è stato il cambio del governo della città e alcuni mesi fa quello del consiglio della società. Stiamo cercando di superare alcuni scogli e di semplificare le procedure rispetto all’impegno preso dalla precedente amministrazione che risulta troppo difficile da gestire».
«Riteniamo piò opportuno che sia il Comune a costruire la struttura sul terreno di sua proprietà e non Etra come ipotizzato in precedenza – continua Campagnolo - Alla quale invece chiediamo di versarci i circa 100 mila euro annui che ci spettano, dal 2011 al 2015, quindi quasi 500 mila euro, a titolo di compensazione del disagio determinato dal polo rifiuti, come stabilito . Nell’incontro chiesto proporremo anche che la società ci anticipi le prossime tre annualità, in modo da coprire i costi di realizzazione della sede. Infine, le chiederemo di cederci il progetto preliminare per l’opera già redatto».
Insomma, il vicesindaco rassicura gli abitanti di quartiere Prè e garantisce la collaborazione del Comune per dotare il rione della sede.
«Credo che negli ultimi anni molti passi in avanti siano stati fatti anche per limitare i disagi causati dal polo dei rifiuti – osserva - Al momento non vi sono invece i fondi per allargare via Cartigliana. Bisogna consolidare la banchina creando un terrapieno. E questa operazione è piuttosto costosa».
Le richieste I residenti premono per l’allargamento di via Cartigliana e un centro ricreativo