Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Quartiere senza servizi e nuove strade Summit urgente fra Comune ed Etra

Rivolta della zona Prè, schiacciat­a da tempo fra traffico e digestore dei rifiuti

- Raffaella Forin

BASSANO I residenti protestano per la mancata realizzazi­one della sede del quartiere in zona Prè, promessa alcuni anni fa, e il Comune invita Etra a sedersi attorno ad un tavolo per risolvere definitiva­mente la questione. La giunta ha infatti convocato i vertici della società per rimettere ordine in un’intricata vicenda che si trascina da anni.

Per richiamare l’attenzione sul problema, una delegazion­e degli abitanti si era presentata all’ultimo consiglio comunale indossando una maglietta con la scritta «Rispetto per quartiere Prè». Una protesta silenziosa e composta, ma che ha espresso lo stato d’animo di chi attende una risposta concreta a fronte di quei disagi quotidiani legati alla fragilità della rete viaria di una zona di confine, ma soprattutt­o alla convivenza con il digestore dei rifiuti.

In particolar­e, i residenti lamentano la latitanza della municipali­tà rispetto ad alcuni interventi pubblici, primo fra tutti l’attesa realizzazi­one della sede del quartiere. Una struttura del valore di circa 800 mila euro. In secondo luogo, chiedono l’allargamen­to di via Cartiglian­a, un’arteria ad intenso traffico di mezzi pesanti, ma stretta e dissestata, quindi pericolosa.

«Non ci siamo dimenticat­i – replica il vicesindac­o Roberto Campagnolo – i tempi per la costruzion­e della sede si sono dilatati perché la questione è complicata dal punto di vista burocratic­o. La convenzion­e sottoscrit­ta alcuni anni fa coinvolge tre soggetti giuridicam­ente differenti: il Comune, Etra e il comitato di quartiere. Inoltre, lo scorso anno c’è stato il cambio del governo della città e alcuni mesi fa quello del consiglio della società. Stiamo cercando di superare alcuni scogli e di semplifica­re le procedure rispetto all’impegno preso dalla precedente amministra­zione che risulta troppo difficile da gestire».

«Riteniamo piò opportuno che sia il Comune a costruire la struttura sul terreno di sua proprietà e non Etra come ipotizzato in precedenza – continua Campagnolo - Alla quale invece chiediamo di versarci i circa 100 mila euro annui che ci spettano, dal 2011 al 2015, quindi quasi 500 mila euro, a titolo di compensazi­one del disagio determinat­o dal polo rifiuti, come stabilito . Nell’incontro chiesto proporremo anche che la società ci anticipi le prossime tre annualità, in modo da coprire i costi di realizzazi­one della sede. Infine, le chiederemo di cederci il progetto preliminar­e per l’opera già redatto».

Insomma, il vicesindac­o rassicura gli abitanti di quartiere Prè e garantisce la collaboraz­ione del Comune per dotare il rione della sede.

«Credo che negli ultimi anni molti passi in avanti siano stati fatti anche per limitare i disagi causati dal polo dei rifiuti – osserva - Al momento non vi sono invece i fondi per allargare via Cartiglian­a. Bisogna consolidar­e la banchina creando un terrapieno. E questa operazione è piuttosto costosa».

Le richieste I residenti premono per l’allargamen­to di via Cartiglian­a e un centro ricreativo

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Il quartiere Prè
è quello della
raccolta dei
rifiuti, fra mille
odori e rumori
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Sacrificat­a Il quartiere Prè è quello della raccolta dei rifiuti, fra mille odori e rumori da sopportare

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