Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La Biennale, Murano e i tagliolini Cronaca di una giornata di vacanza a Venezia per first lady e figlie
la Biennale e sono entrate nell’isola di sant’Elena. Lì hanno visitato il padiglione della Serbia, dell’Egitto e quello della Polonia. «Non c ’era nulla di preparato – dice Baratta – le guide? Hanno trovato chi c’è abitualmente all’interno dei padiglioni. Ma la first lady e le figlie mi sono sembrate molto soddisfatte comunque». Lo erano. «Solitamente l’arte di Joan Jonas è complicata da capire – dice Paul Ha – ma loro non si sono lasciate intimorire e hanno fatto moltissime domande».
Dopo la Biennale, tappa a Murano. E più precisamente alla vetreria «Ars Cenedese», per scoprire, in forma privata, l’arte dei mastri vetrai veneziani. Il maestro Fabiano Amadi ha soffiato per loro la riproduzione di una coppa del diciottesimo secolo, poi first lady e famiglia hanno visitato l’esposizione dei pezzi unici. «Grazie per l’incredibile visita. È stato un privilegio avere l’opportunità di vedere un importante artigianato al lavoro – ha scritto la first lady nel libro della ditta - la capacità e l’estro artistico dei maestri vetrai sono veramente uniche. La nostra famiglia ha apprezzato e farà tesoro del tempo passato qui. Con grande affetto, Michelle Obama».
Un ricordo importante, questo, per la ditta muranese, fondata nel 1946, che aveva già ospitato, tra gli altri, i presidenti Usa, Carter e Ford, e la segretaria di stato Madeline Albright. Al termine della visita, a Michelle è stato regalato un vaso lavorato a canne con la tecnica doppia canna intrecciata venturina, mentre le ragazze hanno avuto piccoli monili. «Son pur sempre adolescenti – hanno sorriso dalla ditta – e le hanno apprezzate mol t o » . Me n t r e i l c i e l o s i oscurava, era arrivato il mo- mento di un break. Pranzo (quasi) improvvisato al «B Restaurant», ex vecchia pescheria, fianco a fianco con i clienti abituali. «Ha ordinato tagliolini “alla pescheria” e cioè con pesce e pomodori ciliegino, accompagnati da un gamberone saltato – ha spiegato un e mozi o n a t i s s i mo L o r e n zo Giordani, titolare e cuoco – le sono piaciuti molto. Io ero veramente in fibrillazione. Questi tagliolini sono stati i più complicati della mia vita».
A tavola con Michelle le figlie, Malia e Sasha e la nonna. Per loro sono arrivati tagliolini ai funghi, a cozze e vongole e spaghetti alla bolognese accompagnati da insalatone. Un dolce? Sì. Nonostante lo sprint salutista si sono concesse uno strappo alla regola ordinando tiramisù (che ha assaggiato anche Michelle) e panna cotta alla Nutella. «Quando sono arrivate gli altri tavoli erano già pieni e i clienti sono rimasti – dice Giordani – accanto a loro si sono sedute le guardie del corpo e gli uomini dello staff, hanno mangiato spaghetti alla ca r bonara, a l l a bol ognese, qualche insalatona». Qualcuno, tra loro, ha perfino osato un «ciao Michelle», al quale la first lady ha risposto senza tirarsi indietro. Salutando Murano la first lady e le figlie sono rientrate all’hotel Hilton nella suite presidenziale. Lì sono rimaste dal tardo pomeriggio fino alla serata, e forse avranno deciso di concedersi qualche passeggiata notturna (un giro sul Canal Grande e alla Guggenheim), prima di ripartire, questa mattina alle 11, per tornare giusto in tempo (gli Stati Uniti si apprestano a festeggiare i papà la terza domenica di giugno) per papà Barack.