Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Tosi prende le distanze. E De Marco (Sel) rivela: «Presenterò un esposto»
TREVISO Ha fatto il leghista più leghista dei leghisti, Leonardo Muraro. «Volete portare qui gli uomini di colore per bastardare la nostra razza, questa è la vostra politica, ma a me non va bene», gridava l’altra sera in diretta tv, ospite di un talk show a Rete Veneta, rivolgendosi agli esponenti di centrosinistra. Parole come pietre che hanno scatenato una bufera di polemiche, i social network in poche ore si sono riempiti di rabbia e sdegno. Ma la cosa non rimarrà solo un fenomeno mediatico: Sel e Razzismo Stop presenteranno un esposto alla magistratura per istigazione all’odio razziale.
Presidente della Provincia di Treviso dal 2006, ex leghista passato fra le fila tosiane, Muraro era il capolista nella Marca nella civica del sindaco di Verona. Sembrava che ce l’avesse fatta ad entrare in Consiglio regionale, ma al secondo calcolo dei resti è stato escluso. Era il suo biglietto per lasciare la Provincia, dove la Lega aveva promesso di fargli vedere i sorci verdi dopo il «tradimento» con l’ex segretario Tosi. Invece ri- mane lì, alla guida dell’ente fino allo scadere l’anno prossimo. Qualcuno ieri ipotizzava che le sue dichiarazioni, non distanti da quelle del segretario federale Salvini, fossero un tentativo di riavvicinamento agli ex compagni di partito. Una specie di patto di non belligeranza. Già aveva rinunciato a nominare un suo uomo nell’azienda di trasporto pubblico provinciale per tenere bassi i toni dello scontro. Ma a Treviso la Lega è zaiana doc e Muraro non ha alcuna carta da giocare. «Un tradimento come il suo non si perdona, con noi Muraro ha chiuso» ribattevano con s e r e ni t à i bi g l e g hi s t i del l a Marca. E un commento sulle dichiarazioni di fuoco in tivù? Spallucce. «Non ci riguarda più. Ha scelto da che parte stare».
Flavio Tosi però non ha gradito esternazioni che vanno contro la proposta di un cen- trodestra moderato avanzata proprio in opposizione alla Lega salviniana: «Per noi la questione migratoria non è mai stata un fatto di razza» ha precisato. «Guardiamo sempre razionalmente le vicende che riguardano i flussi migratori e l’accoglienza. La mia è una visione pragmatica. La posizione di Leo è una percezione personale, elaborata parlando con u n te r r i to r i o e s a s p e r a to d a continui sbarchi di profughi. È noto che gli eccessi generano tensioni sociali».
Il video tratto dal talk dell’emittente locale ritrae un Muraro arrabbiato. Il centrosinistra rifletteva sul calo della popolazione in Italia, con il tasso di natalità salvato in parte dalle famiglie immigrate. E lì Muraro è sbottato: «Volete portare qui gli uomini di colore per bastardare la nostra razza».
Lo scandalo è arrivato ben oltre i confini del Veneto, ed è stato il direttore del Tg La7 Enrico Mentana ad affrontare l’argomento venerdì sera: «Non si può scadere a questi livelli. Più che un problema di bambù è un problema di bamba quello
Tosi Per noi la vicenda dei flussi migratori è razionale, non è mai stata legata a questioni di razza De Marco Muraro ha passato ogni limite, si dimetta, faremo ricorso per istigazione all’odio razziale