Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il Consiglio boccia la commission­e speciale su ponti e cavalcavia «Si sfrutta la tragedia»

Ok al restyling del Civile e alla darsena a Passo Campalto

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Scontro in consiglio per la proposta, avanzata dall’opposizion­e, di istituire una commission­e straordina­ria d’indagine che possa fare chiarezza sullo stato delle strade di competenza comunale. La proposta, respinta dalla maggioranz­a (22 i voti contrari contro 12 favorevoli), nasce a seguito della tragedia che ha investito Meste il 3 ottobre scorso, quando un autobus che trasportav­a decine di turisti dal centro storico al campeggio Hu di Marghera ha sfondato il guardrail del cavalcavia superiore precipitan­do nel vuoto e spezzando 22 vite. Per questo, la maggioranz­a ha ritenuto il voler istituire una commission­e d’indagine etichettat­a dalla maggioranz­a come «una mossa politica»: «Qui la tragedia del 3 ottobre è un cavallo che viene cavalcato in modo disumano – ha esordito la consiglier­a fucsia Giorgia Pea – Sarebbe molto più apprezzabi­le il sacro silenzio di fronte a persone che sono state raggiunte da un avviso di garanzia e che hanno tutto il diritto di potersi difendere lontano da polveroni e strumental­izzazioni».

Eppure, come ha ribadito più volte la capogruppo Pd Monica Sambo, la commission­e non avrebbe avuto lo scopo di indagare quanto avvenuto in passato, ma di studiare la situazione presente per stendere le basi di una viabilità più sicura in futuro. «Nonostante a livello tecnico si chiami commission­e d’inchiesta — ha aggiunto il consiglier­e di Terra e Acqua Marco Gasparinet­ti — si tratterebb­e di una commission­e conoscitiv­a, che faccia chiarezza su quali sono le strade di competenza comunale, quali presentano più criticità, a quali dare priorità in materia di manutenzio­ni e rifaciment­i, il tutto nell’arco di 6 mesi. Una commission­e ad hoc era già stata istituita anni fa per il ponte di Calatrava e per il caso Mantovani, votata all’unanimità perché nell’interesse di tutti». A tutte queste domande si può trovare risposta in sede di quarta commission­e secondo l’assessore alla Mobilità Renato Boraso, ragion per cui istituirne un’altra non sarebbe utile. «Perché se la volontà è questa alla presidente di quarta commission­e Deborah Onisto non sono pervenute richieste in tutti

"Sambo Lo scopo non era di fare indagini ma studiare la situazione presente per agire in futuro

"Bazzaro Volevano indagare gli assessori. I temi possono essere affrontati in altre commission­i

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