Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Orgoglio Delli Carri: «Il Padova non si fermerà»
Domani arriva l’Albinoleffe, tre assenze pesanti: «Ma resta la forza del nostro gruppo»
concluderà a fine aprile e poi inizieranno subito i playoff. Questa sarà una settimana impegnativa per il Vicenza: sabato a Busto Arsizio contro la Pro Patria, martedì 19 il recupero col Fiorenzuola e il 23 gara al Menti contro il Legnago. Oltre a Rolfini, per la prossima il Lane dovrà rinunciare anche a Della Morte, espulso domenica e squalificato per una giornata, mentre vanno in diffida Sandon e Ronaldo, che si aggiungono a Cavion e Tronchin. Adesso ancor di più il Lane dovrà far conto sulla «cooperativa del gol» che finora ha portato 15 giocatori a segno nelle 40 reti realizzate. Con un contributo, oltre che dell’attacco, di difesa e centrocampo. Oltre al difensore Golemic domenica infatti, avevano fatto centro due volte Cuomo, arrivato a gennaio, e Sandon, altre due reti importanti. Anche i terzini hanno timbrato il tabellino, sia De Col (2) che Costa oltre a Talarico, alternato a De Col, che si è tolto la soddisfazione di andare a rete contro la Triestina. Il contributo del centrocampo porta le firme di Rossi, Ronaldo, Cavion, Proia e Scarsella, 3 reti per quest’ultimo passato a gennaio al Monterosi. Per quanto riguarda gli assist invece il top è Costa a 7 (suoi anche gli ultimi due per i gol di Ferrari e Golemic), 5 per Della Morte e 4 per Ferrari.
Tre assenti: Jacopo Dezi, che si è fatto male contro la Giana Erminio, Kevin Varas squalificato e Nicola Valente, che ha alzato bandiera bianca già prima del derby col Vicenza. Il Padova punta dritto all’Albinoleffe, fa la conta dei disponibili e degli acciacchi, si guarda allo specchio. Deve rialzarsi e non può distrarsi più di tanto, perché c’è un secondo posto da difendere. L’anticipo dell’Euganeo in programma domani porta con sé speranze e consapevolezze. Magari anche da parte di chi in questo momento ha il fiatone. Come Filippo Delli Carri, che ha manifestato più di qualche segnale di stanchezza nelle ultime partite, ma che continua ad essere schierato perché ritenuto imprescindibile da Vincenzo Torrente.
"Io figlio d’arte? Certo, anche papà sa tenermi sotto pressione come è giusto che sia per i nostri obiettivi
«Per me – racconta Delli Carri - è la seconda stagione qui a Padova. Insieme alla squadra e alla società ci siamo posti grandi obiettivi. Uno di questi è quello di alzare al cielo la Coppa Italia. La sconfitta di domenica ci ha fatto sicuramente male ma starà a noi dimostrare di che pasta è fatta questa squadra».
La forza del gruppo per ora è stata l’arma in più del Padova, ma da adesso in avanti arriva il difficile, nel senso che il rischio è quello di disunirsi: «Come ha già detto il nostro capitano Antonio Donnarumma – evidenzia Delli Carri siamo un grande gruppo. Abbiamo una difesa molto forte e abbiamo costruito tanti dei nostri successi proprio su questo fattore. Abbiamo iniziato la stagione con la difesa a tre (3-5-2) per poi passare a un modulo con quattro difensori (4-3-3). Io sinceramente mi metto a disposizione del nostro allenatore e cerco di non far mai mancare il mio contributo». Delli Carri è figlio d’arte, suo padre ha vissuto momenti difficili a Pescara nel ruolo di ds del club abruzzese: «Mio papà lo sento spesso – sorride Filippo - certo, mi chiama, ma ovviamente mi fa pochi complimenti. Dico ovviamente perché chi lo conosce non sarà sorpreso di questa considerazione. Papà mi bacchetta e mi tiene sotto pressione com’è giusto che sia con i piedi ben piantati per terra». Anche per questa sua maturità, Torrente non ci rinuncia mai a cuor leggero. E, nonostante il ko con la Giana Erminio, assieme a Faedo forma una coppia solida e di buona resa. Il resto si capirà nelle prossime sette partite. Quando il Padova disegnerà gli scenari per i prossimi playoff.