Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Cade dai murazzi di Pellestrina e muore davanti alla moglie
Vicentino di 54 anni colto da un malore: sportivo, era un dirigente delle Generali
VENEZIA Verso le 9 era già sull’isola di Pellestrina a correre, ieri mattina, l’atleta vicentino Alberto Bressan, di 53 anni: impegnato in una corsetta, o comunque un po’ di riscaldamento insieme ad un amico. Qualcosa però, dopo nemmeno un’ora, ha iniziato ad andare storto. Bressan si è sentito male. E avrebbe perso l’equilibrio accasciandosi al suolo, probabilmente sbattendo la testa senza più riuscire a riprendersi. L’allarme è stato immediato. Poco distante dalla fermata del ferry boat e a venti metri dalla casa di riposo, in dieci minuti è arrivata l’ambulanza del Suem 118. Lunghe le manovre dei soccorritori che hanno continuato a massaggiare il cuore del vicentino e ad ossigenarlo per non perderlo.
I passanti che camminavano nei paraggi hanno assistito a tutto. Alla disperazione dell’amico che vedeva Alberto Bressan privo di conoscenza e inerme, e poi all’arrivo delle rispettive mogli, sia quella dell’atleta a terra che l’altra del compagno che lo aveva affiancato nell’allenamento fino a poco prima. Un po’ alla volta è apparso chiaro che per Bressan non c’era più niente da fare per poterlo strappare alla morte. E poco dopo è arrivata l’imbarcazione dei servizi funebri a portarlo via. A quanto si è appreso i due amici runner non si sarebbero spinti correndo fino al muraglione, dove più di qualcuno prova ad avventurarsi, andando incontro al serio pericolo di cadere su
Alberto Bressan era appassionato di Triathlon, molto conosciuto a Vicenza, lavorava per le Assicurazioni Generali. Il padre è stato vicesindaco del capoluogo berico e noto politico cittadino gli scogli e ferirsi. Loro si erano fermati almeno cinque metri prima della diga, sul lato laguna, dove c’è un po’ di verde e anche la fermata del Ferry Actv. Per questo sembra escluso che si possa essere trattato di un incidente o di una caduta.
Molto più attendibile per ora l’ipotesi del malore che avrebbe colto improvvisamente Bressan, poi finito a terra, nonostante le ottime condizioni di salute e l’allenamento costante.
Bressan abitava con la famiglia a Vicenza in zona Debba ed era molto conosciuto nel territorio berico: una persona stimata e apprezzata in vari contesti. Sposato e padre di un giovane di 23 anni e di una ragazza di 17, amava lo sport, in particolare il Triathlon, e lavorava come dirigente alle Assicurazioni Generali, negli uffici di Arzignano sempre nel Vicentino. Era figlio dell’ex politico (in passato anche vicesindaco di Vicenza) e amministratore pubblico Sante Bressan, impegnato oggi nel sociale. La notizia della morte del 53enne è iniziata a circolare ieri fin dalla mattina e ha colto tutti di sorpresa. Anche perché Bressan era una persona che amava tenersi in forma, impegnata nella corsa e in altre attività sportive. Forse il caldo record potrebbe averlo indebolito e messo in difficoltà. Ma sono solo ipotesi. Di certo sono in tanti ora a piangerlo e ricordarlo, anche attraverso i social.
I soccorsi I sanitari hanno tentato di rianimarlo a luogo. Alberto Bressan gareggiava nel Triathlon