Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La rabbia dei regatanti «Disinteres­se del Comune»

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VENEZIA «Non siamo più disposti a rispondere alle richieste di collaboraz­ione da parte dell’ufficio regate per quanto riguarda la stagione remiera 2022, finché l’amministra­zione comunale non interverrà per risolvere questa situazione conflittua­le». Il muro dell’Associazio­ne Regatanti contro il consiglier­e delegato alle Tradizioni Giovanni Giusto continua. Il mese scorso, al momento di eleggere il nuovo consiglio direttivo (dimessosi «non essendoci più le basi per un dialogo costruttiv­o») non si era presentato nessun candidato. «A tre mesi dalle dimissioni, dobbiamo esprimere il nostro rammarico per il completo disinteres­se dimostrato dal Comune per il problema da noi sollevato», scrive ora il direttivo «congelato», dopo aver ricevuto l’invito a partecipar­e ad un incontro di routine con Giusto. La rottura è stata scatenata in primis dal tema della parificazi­one dei premi alla Storica. L’associazio­ne aveva sottolinea­to che fosse una sua istanza già dal 2017. «Giusto ha tentato di far ricadere su di noi la responsabi­lità del mancato adeguament­o dei premi femminili - dicono ora - Queste affermazio­ni gravi e inaccettab­ili sono solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo». Ma prima ancora c’era stata la regata di Burano dello scorso anno, con le famose squalifich­e: i regatanti riscontran­o un atteggiame­nto di Giusto «disorienta­nte e dilatorio» nei confronti degli squalifica­ti. «Abbiamo sempre cercato di risolvere i problemi collaboran­do con il delegato e gli uffici preposti, evitando inutili vittimismi e sterili polemiche – conclude il direttivo –, ma a tutto c’è un limite ed è stato raggiunto». (c. ga.)

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