Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ocean Space, le note dal fondo dell’oceano
Ambiente e tecnologia: le installazioni a Venezia
Una grande, azzurrissima, isola del pensiero, della convivialità, delle tradizioni, della presa di coscienza. Una visione non occidentale che mappa il tempo e lo spazio. A partire da lunedì e fino al 17 ottobre, Ocean Space a Venezia apre di nuovo al pubblico con l’avvolgente installazione «Answer to the Call» di Taloi Havini, curata da Chus Martínez. Un lavoro nel segno della lentezza e della meditazione commissionato da TBA21-Academy, la no-profit creata nel 2011 da Francesca Thyssen-Bornemisza che utilizza il prisma dell’arte per favorire una comprensione più approfondita dell’oceano.
Nella Chiesa di San Lorenzo va in scena una liturgia, con le persone chiamate ad abitare l’isola-piattaforma che riproduce Buka, terra natia dell’artista Bougainville (Papua Nuova Guinea), nell’Oceano Pacifico sud-occidentale, per intraprendere un viaggio fisico e mentale con l’artista. Ma l’installazione è soprattutto da ascoltare. È un’opera sonora a 22 canali con 22 diffusori acustici a tre livelli d’interazione che emettono suoni per 43 minuti: miscelano registrazioni subacquee, flauti di pan e canti tribali. L’arte di Havini indaga le tematiche della rappresentazione, degli habitat, del retaggio e della trasmissione delle conoscenze indigene. L’idea per quest’opera è nata durante la sua permanenza di tre settimane a bordo della nave oceanografica, R/V Falkor, dello Schmidt Ocean Institute. La riapertura di Ocean Space vede pure il secondo capitolo di «Territorial Agency: Oceans in Transformation», mostra a cura di Daniela Zyman, aperta fino al 29 agosto. Nuove traiettorie spaziali e concettuali che percorrono gli abissi, gli oceani come un sensorio che reagisce all’intensificarsi delle attività umane, registrandone come un sismografo gli effetti.
Nei 30 schermi, posti in verticale e inclinati scorrono le immagini delle emergenze dell’Antropocene, Ad Ocean Space (ocean-space.org) riprendono anche le attività per il pubblico, in particolare dal 7 maggio ogni due venerdì alle 17.30, fino a luglio, si terrà il nuovo ciclo di conversazioni itineranti gratuite a cura di Barbara Casavecchia e Pietro Consolandi, alla scoperta delle isole della Laguna e dei loro delicati ecosistemi.