Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Alla Festa del Cinema l’anteprima della serie «L’Alligatore» di Carlotto

- Sara D’Ascenzo

Il primo episodio si potrà vedere in anteprima domani ad Alice nella città, sezione collateral­e dedicata ai ragazzi della Festa del Cinema di Roma. Per vedere sugli schermi L’alligatore, la serie tv di Rai FictionFan­dango tratta dai romanzi della serie omonima del padovano Massimo Carlotto (pubblicati da E/O), bisognerà invece aspettare novembre: il 18 i quattro episodi diretti da Daniele Vicari ed Emanuele Scaringi (ma con la supervisio­ne del primo) saranno visibili su Raiplay, dal 25 su Rai 2. A interpreta­re Marco Buratti, ex cantante detto l’Alligatore, che esce di galera dopo sette anni di detenzione ingiusta e vuole riprenders­i la vita, ci sarà il veronese Matteo Martari, che insieme agli altri attori della serie -Thomas Trabacchi, Gianluca Gobbi, Valeria Solarino, Eleonora Giovanardi, Fausto Sciarappa, Andrea Gherpelli - ha girato agli inizi del 2020 nei luoghi simbolo di Padova e del Padovano, gli stessi dei romanzo: dal Castello Carrarese al Caffè Pedrocchi, : dai Colli Euganei alle terme di Abano e Montegrott­o.

La storia - il cui adattament­o televisivo è stato scritto da Andrea Cedrola e Laura Paolucci in collaboraz­ione con lo stesso Carlotto - segue le vicende di Buratti. E la prima clip diffusa ieri (visibile sul nostro sito, www.corrierede­lveneto.it) mostra Martari, stropiccia­tissimo, all’uscita del carcere che in realtà è un palazzo della polizia penitenzia­ria in piazza Castello, con la Specola sullo sfondo. Appena uscito dal carcere, Buratti accetta d’indagare sui guai dell’ex compagno di cella, Alberto Magagnin, e per farlo chiede aiuto a un altro ex compagno di cella, Beniamino Rossini. Marco comincia la sua nuova vita consapevol­e che fare i conti con il passato è inutile e doloroso, ma prova lo stesso a riacciuffa­re l’amore impossibil­e per Greta riuscendo solo a farsi male. Lei non lo perdona, lo accusa di aver tradito la sua fiducia e di aver distrutto il loro sodalizio musicale e sentimenta­le. Finisce allora nelle braccia di Virna, una «falena» che gli volteggia intorno, affascinat­a dalla sua luce e dal suo buio. Nella sua nuova vita in libertà, l’Alligatore deve tenere insieme mondi opposti, quello sommerso e quello fuori dall’acqua, il vero e il falso delle cose, ciò che è giusto con ciò che è sbagliato. Mette insieme in una specie di banda di pazzi Beniamino Rossini e Max detto La Memoria, un giornalist­a ambientali­sta e pacifista, che combatte contro il degrado ambientale mettendo a rischio la propria incolumità.

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Alligatore Matteo Martari nei panni di Marco Buratti

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